Dopo la sospensione cautelare di 60 giorni, per Francesco Plazzi è arrivata puntuale la radiazione dall’albo dei promotori finanziari. Motivo: acquisizione della disponibilità di somme di pertinenza dei clienti e accettazione di mezzi di pagamento con caratteristiche difformni da quelle prescritte.
Le violazioni poste in eszsere dal promotore, nato a Castel Bolognese il 13 giugno 1963 e iscritto all’Albo da 20 anni, sono state accertate dalla Consob a seguito delle segnalazioni inviate da Banca Mediolanum. In particolare è emerso che, tra luglio 2009 e luglio 2011, Plazzi ha ricevuto da diversi clienti assegni bancari privi dell’indicazione del beneficiario per una somma complessiva di oltre 189mila euro, teoricamente destinati a operazioni di investimento che però non sono mai state eseguite.
Successivamente il promotore stesso ha ammesso di aver ricevuto e incassato assegni in bianco da alcuni clienti, spiegando di aver agito nella convinzione di riuscire in tempi brevi a recuperare, con i risultati della propria attività professionale, le somme consegnategli e ad investirle presso la banca.
La Consob ha dunque ritenuto accertate tutte le fattispecie contestate a Plazzi e ha sottolineato come la reiterazione delle condotte illecite e l’entità delle disponibilità sottratte costituiscano circostanze aggravanti e tali da compromettere l’affidabilità del promotore di nei confronti degli investitori. Di qui la sua radiazione dall’Albo.