Credem, il Covid si mangia parte dell’utile ma la raccolta cresce

L’utile netto si riduce a causa del Covid a quota 77 milioni, ma i dati di raccolta sono incoraggianti nel primo semestre dell’anno per Credem.  Il Consiglio di Amministrazione dell’istituto emiliano, presieduto da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, ha approvato oggi i risultati del primo semestre 2020. Come si apprende dal comunicato ufficiale diffuso dal gruppo, l’utile netto consolidato nei primi sei mesi dell’anno si  è attestato a 77,9 milioni (-23,3% anno su anno) a causa delle maggiori rettifiche su crediti (€29,5 milioni addizionali) dovute al COVID-19 e dopo aver spesato €18,4 milioni di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà.

In tale contesto è proseguito lo sviluppo del modello di banca assicurazione. In particolare, la raccolta complessiva da clientela cresce del 6,1% a/a a 72,4 miliardi con la raccolta diretta da clientela in aumento del 15,8% a/a. La raccolta assicurativa si attesta a 7,3 miliardi di euro (+2,9% a/a) e i premi legati a garanzie di protezione vita e danni raggiungono €33 milioni (+3% a/a). Estese autonomamente e gratuitamente le coperture assicurative connesse all’epidemia del COVID19 ad oltre 90 mila clienti di Credemassicurazioni. Sono stati inoltre raggiunti circa 40 mila nuovi clienti nel semestre.

Il rapporto tra crediti problematici lordi ed impieghi lordi (NPL Ratio) si è ulteriormente ridotto, pur essendo già ai vertici del mercato, al 3,6%, rispetto al 6,4% della media delle banche significative italiane, con livelli di copertura tra i più elevati del sistema (livello di copertura comprensivo dello shortfall al 62,3% sui crediti problematici ed all’87,6% sulle sofferenze). In coerenza con le attese di un peggioramento nella qualità del credito a causa delle conseguenze del COVID19, il gruppo ha già accantonato circa 29,5 milioni addizionali di rettifiche, a seguito dell’aggiornamento dei modelli IFRS 9, che hanno influito sul costo del credito, ora a 39 bps, mantenendo però tale livello ben al di sotto della media di sistema.

Sempre elevata la solidità del Gruppo, a tutela di tutti gli stakeholder, con un CET1 Ratio del Gruppo Bancario a 15,5%, in crescita di 70 bps nel trimestre nonostante la forte attività di sostegno all’economia e alle necessità della clientela. CET1 Ratio di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, a 13,9% con oltre 630 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale SREP(2) assegnato dalla Banca Centrale Europea) pari a 7,56% per il 2020 (requisito più basso tra le banche commerciali europee vigilate direttamente da BCE). 

Il Direttore Generale di Credem Nazzareno Gregori ha commentato: “Nei difficili mesi che abbiamo vissuto, la priorità del Gruppo è stata preservare la salute delle sue persone e della clientela continuando sempre a garantire il servizio anche attraverso nuovi canali di assistenza a distanza. Lo testimonia il fatto che gli impieghi siano aumentati di 1,2 miliardi di euro, quasi il 5% del nostro portafoglio creditizio, proprio nei mesi più difficili del lockdown, così come la clientela ha riconosciuto e premiato la nostra solidità affidandoci quasi 3 miliardi di euro in più dei propri risparmi nello stesso periodo. Da parte nostra rimaniamo impegnati per consolidare ulteriormente pratiche virtuose, già introdotte da tempo, come la consulenza in remoto, o per ampliare ulteriormente i servizi, ad esempio, attraverso la progressiva adozione di stringenti criteri di sostenibilità nei prodotti di investimento. Questo assicurando la solidità patrimoniale e finanziaria che ci ha sempre contraddistinto specialmente a fronte di un futuro caratterizzato da numerose incognite di tipo sanitario, economico e finanziario. In tal senso il primo riconoscimento, anche per questi risultati, va alle nostre Persone, al loro impegno e dedizione, e alla capacità di guardare sempre avanti con fiducia e serenità”, ha concluso Gregori.

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