Risiko bancario, si attende la mossa del Credem

L’Opa del Credit Agricole su Creval riaccende le ceneri del risiko bancario italiano. Ne parlano un po’ tutti i quotidiani finanziari e, tra i vari nomi, è spuntato quello di un istituto protagonista del mondo delle banche reti: Credem. Come scrive Il Sole 24 Ore, infatti, la banche che fa capo alla famiglia Maramotti è ai vertici in Italia per solidità, redditività e pulizia degli attivi. Chiusa l’operazione con Cr Cento, Credem tiene acceso il radar per nuove operazioni e compiere il desiderato salto dimensionale: un obiettivo non facile da realizzare, considera che il pre-requisito è mantenere le condizioni (ottimali) di partenza. Oggi però con gli incentivi sul tavolo tutto potrebbe diventare possibile.

Tutto intorno, invece, si riattivano vari rumors. I riflettori ora sono tutti puntati sulla possibile aggregazione tra BancoBpm e Bper. Al momento, i due istituti stanno dialogando, anche perché il governo ha messo sul piatto incentivi per le società i cui board approveranno nel core del 2021 un’operazione di M&A. L’agevolazione consiste nella possibilità di trasformare fino al 2% degli attivi della società target in crediti d’imposta.

Continua anche il cantiere tra Unicredit ed Mps, anche questo di grande interesse per il mondo delle banche reti perché l’istituto senese ha in pancia Banca Widiba. Come scrive sempre Il Sole, i colloqui vanno avanti da settimane sotto traccia anche se la condizione ferrea imposta dal ceo Jean Pierre Mustier è che non ci siano impatti sul capitale di Unicredit.

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