Per valutare il sistema pensionistico di un Paese l’indagine analizza tre indicatori: adeguatezza, integrità, sostenibilità, ovvero il disegno complessivo del sistema, il livello di trasparenza e governance e il sistema paese nel complesso.
In questo scenario l’Italia non brilla, scrive Il Sole 24 Ore, ed è uno dei tre indicatori a penalizzarla particolarmente. Se il nostro Paese appare, infatti, sotto la media europea nei tre indici principali – 68,2 su 100 su adeguatezza (media europea 72,4); e 74,9 su 100 su integrità (media europea 79,52) – crolla del tutto sul fronte della sostenibilità con 21,3 su cento rispetto a una media europea del 51,94.
Un risultato che, spiega il rapporto, è frutto di un debito pubblico elevato, a carico delle più giovani generazioni; una spesa pubblica per pensioni rilevante; un basso tasso di crescita economica; una bassa percentuale di persone in età lavorativa iscritte ad un fondo di previdenza complementare. A incidere anche le disuguaglianze di genere.