Consulenti, scene da tante convention

Centinaia di persone a raduno, incontri, strette di mano, sorrisi e applausi. Nelle reti dei consulenti finanziari italiani, dopo due anni di pandemia e rapporti sociali ridotti al minimo, è tornata la voglia di incontrarsi di persona, partendo da una considerazione: le tecnologie digitali sono importanti ma la relazione umana, faccia a faccia, resta insostituibile, non soltanto nei rapporti con i clienti ma anche in quelli con i colleghi e i manager di riferimento.

Per questo nei mesi scorsi è ripresa a pieno ritmo la stagione delle Convention come quella intitolata “We Are More” di Allianz Bank Financial Advisors, che è stata l’occasione per confermare la sempre crescente focalizzazione del gruppo Allianz sulla strategia di wealth management in Italia e per ribadire il piano strategico fondato sulle tre macro-direttrici (crescita organica, sviluppo per linee esterne e brand), attraverso il potenziamento delle piattaforme digitali con l’obiettivo di aumentare la prossimità della banca nei confronti tanto della clientela quanto della rete distributiva.

“Cambiare è logico” è stato invece il claim della convention di Azimut che, già a gennaio scorso, ha chiamato a raduno Un segno nel tempo. È il titolo scelto per l’ultima convention di giugno di Banca Mediolanum, la prima svoltasi dopo la scomparsa del fondatore Ennio Doris. L’evento si è tenuto negli East Stand Studios di Via Mecenate a Milano, mentre 9mila persone lo hanno seguito a distanza riunite in tredici location tra Italia, Spagna e Irlanda. i professionisti della rete scegliendo però una formula ibrida, in modalità parzialmente digitale, con l’adesione di 2.300 professionisti tra consulenti finanziari, gestori e dipendenti. Nei primi mesi del 2022, il gruppo ha annunciato un ampliamento della gamma di offerta di prodotti e servizi, con una forte proiezione ai temi di evoluzione che stanno caratterizzando la trasformazione dei sistemi economici nell’era pandemica. In particolare, l’offerta delle soluzioni di investimento nei mercati privati, attraverso fondi alternativi e club deal istituiti da Azimut Investments, fabbrica prodotto lussemburghese, dedicati alla clientela retail e professionale, si sta focalizzando nei settori consumer in Europa e Stati Uniti, nell’innovazione tecnologica e nel progetto di neo Finance del gruppo.

A maggio si è tenuta invece la convention della rete di Credem dove è stato presentato il nuovo brand scelto per identificare i consulenti finanziari del gruppo: Financial Wellbanker. La nuova brand identity ha l’obiettivo di caratterizzare il modello di business della consulenza finanziaria Credem nel contesto bancario nazionale. Tale modello è basato sull’integrazione della rete nella struttura della banca e del gruppo per valorizzare il benessere finanziario e di vita di persone ed imprese.

Si è svolta invece il 21 giugno la convention nazionale di Banca Mediolanum intitolata “Un segno nel tempo”, la prima dopo la scomparsa del fondatore Ennio Doris. Si è scelta una formula ibrida con il management live dagli East Stand Studios di Via Mecenate a Milano, che ha parlato a una comunità di 9mila persone tra Family Banker, manager e collaboratori, riunita in presenza in 13 location tra Italia, Spagna e Irlanda. I Life Banker della rete di Bnl Bnp Paribas LB si sono invece riuniti dal 20 al 22 giugno a Torino, nella Reggia di Venaria Reale, per un incontro da titolo ispiratore: “Un coraggio da numeri uno”. Tra gli eventi più recenti organizzati dal vivo dalle banche-reti c’è stato anche quello organizzato da Fideuram ISPB che a luglio ha riunito 250 giovani professionisti del gruppo al Centro Congressi della Fondazione Cariplo a Milano. L’appuntamento si intitolava “Next Generation Private Banker”, ed era riservato ai giovani private banker delle reti Fideuram, Sanpaolo Invest e IW Private Investments.

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