L’influencer attacca e il consulente risponde: è polemica su YouTube

Pubblichiamo di seguito una mail inviataci da un nostro lettore che racconta un conflitto personale derivante dalla pubblicazione di un video su YouTube. Come sempre vi invitiamo a scriverci a [email protected]
Carissima redazione di Bluerating,
Desidero mettervi al corrente dell’incredibile situazione che mi è capitata di recente.
Nello specifico, ieri è stato postato un contenuto video (qui il link: https://www.youtube.com/watch?v=nqn2zaGdwo8), diffamatorio, nei miei confronti (ma, in senso più lato, contro tutta la categoria dei Consulenti Finanziari e non solo) da parte di un “influencer finanziario”.
Il video ha completamente strumentalizzato e ridicolizzato un mio post su linkedin, dove paragonavo un portafoglio fatto in ETF con uno Multi Asset quindi fatto con ETF e Fondi, dando in pasto il mio profilo al pubblico.
L’obiettivo del video era proprio ridicolizzare e puntare il dito verso qualcuno, come a scuola fanno i bulli con chi non gli va a genio. Motivo dell’astio (a detta del sedicente influencer): aver sostenuto che un PTF con Fondi ed ETF potesse essere migliore di uno con gli ETF.
Ma il senso del mio post era ben altro: Fondi, ETF, Azioni ecc sono solo strumenti che possono essere utilizzati per investire, l’importante è soprattutto che chi prepara gli investimenti lavori bene, altrimenti non ci saranno strumenti che tengano.
E’ partita quindi la “gogna mediatica” con persone riversate a commentare negativamente il mio post ed addirittura messaggi Instagram da sconosciuti che invitano la categoria ad andare a lavorare nei campi di patate, vi allego lo screenshot che spero pubblichiate, per dare un’idea ai lettori del livello dove siamo arrivati.
Ulteriore componente dell’assurda vicenda è che il contenuto presenti link di affiliazione ad un noto broker di forex. Cioè si critica la consulenza con una mano mentre con l’altra si suggerisce qualche “operazione” sul forex magari a leva 100. Il regno dell’ossimoro.
Molte persone forse non vi scriverebbero nella speranza di fermare la “shitstorm” ma personalmente preferisco espormi e raccontare le cose come stanno, perché essere preso di mira da “un’influencer” non ti dà diritto di controbattere. Lui ha 130.000 follower, io non ho possibilità di replica. E’ Davide contro Golia ed io spero che pubblicando questa storia possa far sentire la mia voce.
Chiaramente ritengo che il video in questione sia da inquadrare nella diffamazione e darò mandato legale affinché vengano valutate le migliori azioni da intraprendere a tutela della mia onorabilità ed integrità professionale; al contempo mi auguro anche che le nuove normative sui “finfluencers” possano intervenire anche per limitare queste situazioni al limite del kafkiano.
Alessandro Sorvillo

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