Consulenti, la libertà separa l’essere professionisti dall’essere venditori

“Quando un consulente finanziario diventa davvero un consulente finanziario e smette di essere venditore?” E’ questa la domanda, forse anche un po’ provocatoria, che il c

“Quando si è liberi di scegliere” ha risposto il professionista. “Il tema della libertà è il fulcro del rapporto con il cliente e trovarla non è affatto semplice. Libertà vuol dire non essere oggetto di propaganda da parte di una mandante. Libertà vuol dire non essere “distratto” dagli incentivi di prodotto unidirezionale. Libertà vuol dire accedere all’universo investibile per il cliente facendo pesare unicamente il valore della propria consulenza. Libertà vuol dire consigliare senza condizionamenti di budget da parte di qualcuno o qualcosa. Libertà vuol dire rimettere al centro il cliente senza intromissioni. Libertà è essere trasparenti con il cliente ex ante. Libertà vuol dire saper dire “no” al cliente per il suo bene e non per il bene di qualcos’altro. La libertà è essere competenti, non manipolatori. Libertà infine è saper dire NO alle logiche ciniche di gruppo e delle mandanti che si accapigliano come avvoltoi sui clienti del consulente che ha trovato un’altra strada… appunto, di libertà. La libertà è serena, la libertà è audace e creativa. La libertà ricerca il meglio in ogni situazione, per il cliente. Chi non vive o non riesce a vivere tutto questo mi dispiace, non sarà un consulente ma un semplice venditore!”.

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