Mifid 2, si lavora sui dettagli

CONSOB ED ESMA – Dopo l’approvazione della MiFID II da parte del Parlamento Europeo (15 aprile) e del Consiglio Europeo (13 maggio) proseguono le attività delle autorità di vigilanza nazionali ed europee per portare i singoli paesi dell’Unione a recepire concretamente tutte le novità previste dalla revisione della direttiva 2004/39/CE. Gli ultimi interventi, segnala Assogestioni, sono firmati Esma e Consob.

ESMA
– Nel dettaglio, l’Esma ha pubblicato di recente un documento di consultazione in cui elaborati pareri tecnici in merito alla disciplina in materia di incentivi, alla definizione del servizio di consulenza su base indipendente o non indipendente, alla governance del prodotto e alla product intervention. L’Autorità europea ha inoltre diffuso un documento di discussione che predispone una bozza di norme tecniche di regolamentazione relative alla disciplina di autorizzazione delle imprese di investimento, del passaporto e di altri obblighi di best execution.

IL DOCUMENTO CONSOB
– Ma le consultazioni legate alla MiFID non si fermano in Europa. Anzi. Anche la Consob, ricorda ancora Assogestioni, ha pubblicato un documento di consultazione “Sulla distribuzione di prodotti complessi ai clienti retail”. In questo caso l’iniziativa intende, da un lato, conformarsi pienamente alle Opinion dell’Esma, e dall’altro anticipare l’entrata in vigore nel nostro ordinamento di alcune previsioni della nuova direttiva MiFID II.

UCITS E OICR
– Nel dettaglio, Assogestioni evidenzia due punti del documento che anticipano la MiFID II e che potrebbero avere un impatto significativo sull’attività delle sgr. Il primo riguarda la raccomandazione agli intermediari di astenersi dal distribuire direttamente ai clienti al dettaglio alcune tipologie di prodotti finanziari nelle quali sono ravvisabili caratteristiche di complessità molto elevata e di scarsa intellegibilità delle connotazioni strutturali che possono pregiudicarne l’idoneità a soddisfare gli interessi e indurre ad assumere notevoli rischi in modo inconsapevole. Da segnalare che nell’elenco di prodotti appartenenti a tale tipologia, sono esclusi gli Oicr. Un secondo elemento significativo, contenuto nella consultazione Consob, riguarda invece la raccomandazione agli intermediari di distribuire a clientela al dettaglio alcune tipologie di prodotti che presentano connotazioni strutturali di elevata complessità, nell’ambito di un servizio di consulenza evoluta, svolto rispettando determinate modalità di azione. Tra questi prodotti ci sono gli Ucits “strutturati”; gli OICR (diversi dagli Ucits) con leva maggiore di 1 ; i fondi comuni d’investimento alternativi, che investono in crediti e/o in operazioni di cartolarizzazione, o in titoli di società in crisi. Questa consultazione chiuderà il 30 giugno.

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