Kos (SYZ): la scommessa dei rendimenti dopo Goldilocks

Cercare rendimenti in un contesto di mercato particolarmente complesso, che vede la fine del cosiddetto scenario Goldilocks: è l’obiettivo della strategia Oyster Multi Asset Diversified di SYZ. Ne abbiamo parlato con Hartwig Kos, vice cio e co-head of multi-asset di SYZ.

Qual è la sua opinione sull’attuale contesto di mercato?

Credo che uno dei punti chiave sia il fatto che siamo ormai quasi fuori da un ambiente caratterizzato da crescita globale sincronizzata, con bassi livelli di inflazione e politiche monetarie generalmente accomodanti: quello che viene definito “scenario Goldilocks”. Siamo alle battute finali di questo scenario: abbiamo già visto alcune banche centrali optare per politiche più restrittive, abbiamo visto una certa debolezza nella crescita in alcune parti del mondo e l’inflazione sembra rialzare la testa. Credo quindi che, guardando avanti, avremo Goldilocks nel passato mentre non è certo che avremo Goldilocks nel futuro. Ma ciò che mi preoccupa di più è il fatto che dopo questo periodo di espansione, che ha seguito la fine della grande crisi finanziaria, abbiamo visto i prezzi degli asset in tutto il mondo salire fino al livello in cui non c’è nulla di conveniente. Le obbligazioni sono care, le azioni sono care ed è molto difficile trovare sacche di valore in questo ambiente, caratterizzato da una crescita ancora buona, ma in deterioramento. L’approccio multi asset si basa su una struttura che va davvero nel dettaglio per cercare opportunità. Noi abbiamo il mandato di guardare a diverse asset class per trovare diverse opportunità. In un contesto in cui tutto è caro e l’outlook è così incerto, avere un mandato di questo tipo ci consente di poter guardare davvero alle opportunità: è forse l’approccio più valido in questo momento.

Quali sono le caratteristiche del vostro approccio di investimento?

Per noi gestire la strategia Oyster Multi Asset Diversified è quello che chiamiamo una “equity replacement strategy”. Gli investitori vogliono ottenere i ritorni dell’investimento in equity ma non vogliono assumersene i rishci. Quello che stiamo cercando di fare è offrire loro i rendimenti dell’azionario ma con rischi molto inferiori. Il nostro obiettivo è raggiungere rendimenti tra il 5 e il 10% all’anno lungo la durata di un ciclo, con circa il 5-10% di rischio nello stesso periodo. E questo è un rendimento simile a quello azionario, con un rischio minore. Riusciamo a farlo grazie all’asset allocation attiva: noi abbiamo un approccio di questo tipo, non abbiamo problemi a modificare l’asset allocation se necessario. In un contesto favorevole siamo felici di detenere il rischio delle azioni, ma non abbiamo paura di ridurre la nostra esposizione all’equity e di diventare più difensivi nei periodi di stress. Per fare questo, e per trovare opportunità nel difficile contesto in cui ci troviamo adesso, noi utilizziamo un processo di investimento molto strutturato e concentrato sulla ricerca sistematica di queste opportunità. Intendo dire che si tratta di un processo molto ampio e ripetibile, qualitativo e non quantitativo. Cominciamo dai fondamentali economici, guardiamo il contesto globale, guardiamo le valutazioni e vediamo in che modo il contesto viene prezzato nelle valutazioni, e infine guardiamo al rischio. Mescolando questi elementi vengono fuori le nostre preferenze, la “shopping list” di idee attraverso le quali costruiamo il nostro portafoglio. Ed è un portafoglio robusto, quali che siano le condizioni di mercato.

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