Assogestioni, novembre col turbo. Intesa vince sempre

Dopo un ottobre chiuso con poco più di un miliardo di afflussi, il mondo italiano dell’asset management preme con decisione sul pedale dell’acceleratore. L’industria del risparmio gestito chiude il mese di novembre 2019 con afflussi netti per 3,6 miliardi di euro. Raccolta positiva sia per le gestioni di portafoglio (2 miliardi) sia per le gestioni collettive (1,5 miliardi, di cui 1,2 miliardi dai fondi aperti).

A guidare la raccolta dei fondi a lungo termine (+2,3 miliardi) sono i fondi obbligazionari (+942 milioni), seguiti dai bilanciati (+697 milioni) e dagli azionari (+643 milioni).

Il patrimonio gestito si mantiene sopra quota 2.280 miliardi. Le masse investite nelle gestioni collettive sono pari a 1.116 miliardi (il 49% del totale), mentre quelle delle gestioni di portafoglio si attestano a 1.163 miliardi (il 51% del totale).

Il bilancio del sistema da inizio anno è positivo con sottoscrizioni nette che ammontano a 63,2 miliardi. Da sottolineare l’effetto dell’ingresso, a inizio anno, di circa 53 miliardi di euro nel perimetro del risparmio gestito a seguito di un’operazione di carattere straordinario posta in essere all’interno del gruppo Poste Italiane e consistente nel conferimento alla Sgr di gruppo di un mandato istituzionale per la gestione del patrimonio di BancoPosta.

Sul fronte societario, il gruppo Intesa Sanpaolo si conferma ancora una volta re degli apporti con 2,11 miliardi, seguito da Poste Italiane (1,35 miliardi) e Bnp Paribas (706,1 milioni). Il peggiore dato di raccolta del mese è di Kairos Partners, che registra deflussi a novembre per 575,6 milioni.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!