Italo arriverà in borsa o finirà nel portafoglio di un fondo di private equity?

Meglio la borsa o un fondo?

Meglio la borsa o un fondo di private equity? In cerca di una exit con cospicue plusvalenze i soci di Ntv – Italo, a partire da Intesa Sanpaolo (socia al 19,2%), Generali (14,6%) e il fondo di private equity Peninsula Capital (12,8%), preferiranno proseguire con le operazioni per l’Ipo prevista entro febbraio e che potrebbe portare in borsa, come Gooruf ha già riferito, tra il 35% e il 45% circa del capitale sulla base di una valutazione di almeno 2-2,3 miliardi di euro, o accettare l’offerta del fondo americano Global Infrastructure Partners (che gestisce un portafoglio di partecipazioni da circa 40 miliardi di dollari) che avrebbe offerto secondo indiscrezioni di stampa 1,9 miliardi per il 100%, lasciando ai soci la facoltà di reinvestire i proventi nella stessa Ntv – Italo fino a un massimo del 25%?

Oggi il Cda di Italo prova a fare chiarezza

La domanda è destinata ad avere una risposta in tempi brevissimi: l’offerta scadrebbe infatti alle ore 17.00 di domani, 7 febbraio 2018, giorno entro cui è atteso anche l’eventuale via libera di Consob al prospetto predisposto per la quotazione. Così i soci di Ntv – Italo (oltre ai già ricordati vi sono Diego della Valle col 17,4%, Luca Cordero di Montezemolo col 12,4%, Gianni Punzo con l’8%, Isabella Seragnoli col 5,8%, Flavio Cattaneo col 5% e Alberto Bombassei col 4,8%) hanno fissato un Cda per oggi alle ore 15, cui spetterà cercare di fare chiarezza.

Una tempistica curiosa

Certo la tempistica di questa offerta “in zona cesarini” e le relative fughe di notizie trapelate sulla stampa italiana lascia perplesso qualche investitore istituzionale, che non esclude si tratti solo di rumore destinato ad accrescere l’interesse per la società in vista della fissazione della forchetta di prezzo indicativa per il collocamento e dunque la valutazione complessiva di Ntv – Italo. Da parte sua il fondo americano,già presente nel settore ferroviario tramite un investimento nella linea australiana Pacific National e che sarebbe assistito in questa operazione da Mediobanca in veste di advisor, non conferma né smentisce l’offerta.

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