Asset allocation: l’outlook di Ubs Global WM per il 2° semestre

In prossimità del giro di boa del 2023, i mercati scontano prospettive favorevoli. La volatilità azionaria implicita si attesta sui livelli più bassi da inizio pandemia e l’S&P 500 guadagna il 20% dai minimi di ottobre. La quiete prima della tempesta o la fine della peggior recessione che non è mai esistita? Ecco di seguito, nell’outlook per il secondo semestre, la view e le indicazioni per l’asset allocation di Ubs Global Weath Management.

Gli investitori devono compiere un difficile esercizio di equilibrismo

Il mercato azionario può salire ancora, ma si muove sul filo del rasoio ed è esposto a diversi rischi: la crescita economica non potrà essere né tanto robusta da spingere la Fed a proseguire ulteriormente la stretta monetaria, né tanto debole da scatenare timori di recessione.

Acquistare obbligazioni di qualità

Nelle ultime settimane i dati economici più resilienti del previsto hanno fatto salire i rendimenti obbligazionari, offrendo agli investitori l’opportunità di cristallizzare gli elevati tassi disponibili mentre la Fed cerca un equilibrio tra stabilità dei prezzi, piena occupazione e stabilità finanziaria. Vediamo buone occasioni tra le obbligazioni con alto rating (governative), investment grade e sostenibili, nonché su alcune emissioni finanziarie senior. Le strategie obbligazionarie a gestione attiva possono aiutare a sfruttare le numerose opportunità disponibili.

  • Cristallizzare i rendimenti delle obbligazioni di qualità (con rating elevato, investment grade, sostenibili)
  • Selezionare obbligazioni finanziarie senior
  • Utilizzare strategie obbligazionarie a gestione attiva

Cercare fonti di reddito diversificato e duraturo

Per generare reddito duraturo non ci sono solo le obbligazioni di alta qualità. Tra i segmenti più rischiosi del reddito fisso apprezziamo anche il credito dei mercati emergenti. Per bilanciare l’esposizione obbligazionaria vediamo opportunità tra le strategie di reddito diversificate, come ad esempio azioni che distribuiscono dividendi di qualità nell’ambito di strategie tradizionali e sostenibili (e a livello geografico in Svizzera e in Asia), titoli privilegiati negli Stati Uniti e strategie di vendita di volatilità.

  • Obbligazioni dei mercati emergenti
  • Azioni che distribuiscono dividendi di qualità
  • Titoli privilegiati negli Stati Uniti
  • Investimenti strutturati che generano rendimenti

Puntare sulle azioni che hanno sottoperformato

Di recente i rialzi del mercato azionario sono stati determinati solo da pochi segmenti e, dato che le valutazioni di alcuni dei titoli che hanno registrato le migliori performance appaiono eccessive, ci aspettiamo che si chiuda il divario tra le azioni più e meno brillanti. Consigliamo di proteggere le posizioni con strategie di conservazione del capitale e di ribilanciare i portafogli a favore dei segmenti in sottoperformance, come mercati emergenti, difensivi e value.

  • Strategie di conservazione del capitale
  • Investire nei mercati emergenti e in opportunità selezionate in Europa (rispetto agli Stati Uniti)
  • Indici statunitensi equiponderati anziché ponderati per la capitalizzazione («il resto» vs. tecnologici)
  • Settori value e growth

Posizionarsi per un indebolimento del dollaro

Ci aspettiamo che il differenziale di tasso tra il dollaro e altre valute si riduca e che il biglietto verde ricominci a scendere nei prossimi mesi. Raccomandiamo quindi agli investitori che hanno come valuta di riferimento yen, euro, sterlina o franco svizzero di rafforzare l’esposizione al proprio mercato nazionale. Inoltre, l’oro dovrebbe segnare nuovi massimi.

  • Diversificare le posizioni in USD
  • Oro
  • Strategie strutturate su valute selezionate

Diversificare tramite strategie alternative

  • Fondi discretionary macro
  • Altri approcci basati su hedge fund (azionari a bassa esposizione netta, creditizi, multistrategy)
  • Private equity
  • Rimanere investiti nel private credit e nel private real estate

Investire in asset reali

La Fed potrebbe essere disposta a tollerare più a lungo un’inflazione leggermente superiore al target. Se venisse meno il delicato equilibrio tra stabilità finanziaria e stabilità dei prezzi, lasciando spazio al timore che le aspettative d’inflazione sfuggano di mano alla Fed, le posizioni in infrastrutture, materie prime e alcuni immobili «core» potrebbero contribuire a mitigare l’inflazione a lungo termine e apportare fonti aggiuntive di diversificazione e reddito.

  • Infrastrutture compreso greentech
  • Materie prime
  • Settore immobiliare diretto globale

Puntare sulla sostenibilità

Gli investimenti verdi, gli impegni di decarbonizzazione, la fiducia dei consumatori e la regolamentazione continueranno a promuovere gli investimenti nella sostenibilità. Puntiamo su obbligazioni sostenibili, società leader in ambito ESG e aziende innovative che riescono a fare di più con meno, tra cui quelle dedicate all’efficienza energetica e idrica o esposte alla transizione alle energie rinnovabili, in cui consigliamo di bilanciare posizioni tradizionali e sostenibili. Vediamo anche l’opportunità di acquisire esposizione a temi sostenibili come la salute e il clima tramite hedge fund e veicoli dei private markets.

  • Obbligazioni sostenibili
  • Azioni sostenibili: leader ESG, rinnovabili e scarsità idrica
  • Hedge fund sostenibili
  • Impact investing nei private markets.

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