Solo il 25% è soddisfatto della propria casa

Secondo quanto emerge all’Osservatorio sulla Casa – l’indagine Doxa il cui obiettivo è monitorare gli stili abitativi degli italiani per fotografare lo stato dell’arte e offrire agli addetti ai lavori informazioni su tendenze e caratteristiche della casa del futuro, secondo le aspettative di chi le abita – pochi sono soddisfatti della propria abitazione. Lo studio è stato condotto su un campione di 1.500 individui rappresentativo della popolazione italiana e ha esaminato: la casa attenta alla salute, la casa comoda da vivere, la casa che fa risparmiare, la casa rispettosa dell’ambiente e la casa smart.

L’indagine ha evidenziato che, pur restando confermato il ruolo centrale che la casa riveste ancora per gli italiani, il 25% degli intervistati si dichiara soddisfatto della propria abitazione. Se tra le maggiori preoccupazioni sulla salubrità della propria casa ci sono l’inquinamento dell’aria interna (69%) e l’inquinamento acustico (80%), le soluzioni per combattere i due fenomeni non sono conosciute come si potrebbe immaginare.

Per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria interna, non si conoscono neppure le cause che influiscono sulla qualità interna dell’aria. Mentre per quanto riguarda l’inquinamento acustico, se il 72% degli intervistati dichiara di aver installato i doppi vetri come strumento di difesa, solo l’11% è intervenuto anche con lavori sulla struttura della casa, quali l’isolamento delle pareti perimetrali, del solaio/tetto e dei pavimenti.

Sul fronte del comfort, prioritari sono i fattori quali le caratteristiche del quartiere, la vicinanza ai mezzi pubblici e ai negozi, ma è importante anche che la casa si possa modificare in base alle esigenze. L’abbellimento di uno o più ambienti costituisce un modo per amare maggiormente la propria casa: a tal proposito, l’indagine ha rivelato che oltre l’85% degli intervistati ha eseguito almeno uno dei lavori di abbellimento e che la spesa media ad essi riferita si aggira intorno ai 3.000 euro.

Un altro dato interessante è quello che riguarda l’efficientamento energetico: solo il 24% degli intervistati considera l’efficientamento energetico legato all’isolamento termico un fattore primario nella scelta dell’abitazione. E anche in questo caso si riscontra una scarsa conoscenza delle soluzioni esistenti, ad esempio l’isolamento del cosiddetto involucro opaco con appositi materiali.

Lo studio ha registrato bassi coefficienti legati al tema dell’ecosostenibilità: solo il 21% è soddisfatto della qualità dei materiali di costruzione della propria casa e solo il 15% ha installato pannelli fotovoltaici sulla propria abitazione (o è in procinto di farlo).

Sul fronte della casa intelligente, ovvero quella dotata di apparecchi comandabili a distanza, c’è ancora poco interesse, ma il 16% considera la presenza di sistemi innovativi un elemento molto importante nella scelta della casa. Tra gli apparecchi più desiderati ci sono quelli utilizzati per il monitoraggio a distanza degli ambienti.

Per quanto riguarda il rischio sismico, il 13% degli intervistati non sa se vive in una zona sismica e il 45% non sa se la propria abitazione è stata costruita rispettando norme antisismiche. Poco confortanti anche i dati sull’utilizzo delle detrazioni fiscali per le opere di ristrutturazione: l’84% del campione ne è a conoscenza, ma solo il 52% di chi ha realizzato dei lavori ne ha usufruito.

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