Panini Durini, il controllo passa di mano

Panini Durini passa di mano

Alzi la mano chi, a Milano, non conosce Panini Durini: ebbene, la catena di 17 lunch bar fondata e diretta da Stefano Saturnino è passata di mano, per un controvalore che non è stato reso noto, a seguito di un’operazione di private equity condotta da Astraco, società di advisory indipendente presieduta da Nino Dell’Arte, e perfezionata con l’acquisizione di una quota di maggioranza di Pancioc (la società proprietaria del brand milanese) da parte di un veicolo finanziario creato per l’occasione.

Mazzeo subentra a Saturnino come Ceo

Saturnino resterà come socio finanziario oltre che in veste di collaboratore, sulla base di un contratto siglato ad hoc. La nuova proprietà è rappresentata da un club deal al quale hanno partecipato Domenico Mazzeo, manager con pregresse esperienza nel food retail tra le quali Obicà che ha assunto la carica di Ceo di Panini Durini. L’obiettivo di Mazzeo e dei suoi consoci è di aprire 20 nuovi punti vendite Panini Durini nei prossimi 3 anni, a partire dal 2019, in Italia e all’estero, con un investimento di 5 milioni di euro.

Entro tre anni si punta al raddoppio

Panini Durini ha chiuso il 2017 con 9,5 milioni di ricavi e punta ad arrivare attorno a 11 milioni entro fine anno. Tra gli altri soci del club deal che ha rilevato la maggioranza di Pancioc vi sarebbero imprenditori con esperienze in diversi settori ed interessati a tornare ad investire nell’economia reale. L’accordo finale, che ha visto Saturnino mantenere una quota di minoranza rispetto ad un’ipotesi iniziale di cessione totale, ha richiesto poco più di tre mesi, dopo le prime intese raggiunte lo scorso marzo.

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