Investindustrial porterà Aston Martin in borsa

Aston Martin pronta a debuttare alla City

Se ne parla con insistenza da inizio anno, ma forse ora ci siamo: Investindustrial, fondo di private equity che fa capo ad Andrea Bonomi e che nel 2012 aveva rilevato, per 150 milioni di sterline (190 milioni di euro), il 37,5% del capitale del produttore automobilistico britannico Aston Martin sulla base di una valutazione di 740 milioni di sterline (940 milioni di euro) per il 100%, sarebbe pronta a portare l’azienda sul listino della City.

Ipo da 5 miliardi di sterline

L’Ipo potrebbe valere fino a 5 miliardi di sterline (5,55 miliardi di euro circa) e vedere la cessione di azioni da parte di Investindustrial e degli altri soci per un totale attorno al 30%-35%, senza aumento di capitale. Nessun beneficio andrebbe dunque ad Aston Martin, rappresentando l’Ipo una classica e molto vantaggiosa operazione di “exit” degli investitori coinvolti.

Gli altri azionisti presenti in Aston Martin

Oltre a Investindustrial, la cui quota potrebbe valere oltre 2,1 miliardi di euro, sono presenti nel capitale del produttore britannico, reso celebre per aver fornito le sue auto ai film dedicati all’agente 007 James Bond, anche le kuwaitiane Tejara Capital e Adeem Investments, che insieme possiedono il 54,5%, la tedesca Daimler (5%) e il top management guidato dal Ceo Andy Palmer (col 3% complessivo).

Una società differente rispetto a 5 anni fa

C’è da dire che la società che potrebbe a breve quotarsi sulla City è molto diversa da quella in cui era entrato Bonomi pochi anni fa: il 2017 si è chiuso con con un giro d’affari di 876 milioni di sterline (993,3 milioni di euro) e un utile ante imposte di 87 milioni, nel 2012 il giro d’affari si era fermato a 461,2 milioni di euro con una perdita netta di 26,4 milioni. Nel 2015 la società aveva poi varato un aumento di capitale da 200 milioni di sterline.

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