A cura di TrendOnline
Il gruppo di The Motley Fool ha chiesto a tre dei suoi contributori di segnalare ai lettori titoli per investitori orientati al valore. Con una premessa: in un mercato “surriscaldato” come quello attuale, la prima opzione da tenere a mente per trovare valore sono le società con business solidi che abbiano subìto per qualche motivo una temporanea battuta d’arresto. Ecco i nomi scelti.
Apre la rassegna il colosso dell’abbigliamento sportivo Nike, che come tutti i titoli con un’esposizione ai consumi USA ha pagato gli effetti del rallentamento delle vendite retail nel Nord America. I timori degli investitori verso il settore grande distribuzione sono più che giustificati dalla recente ondata di chiusure, spiega Brian Feroldi, ma bisognerebbe giudicare caso per caso e i risultati di Nike mostrano che si tratta di un caso a parte. Nell’ultimo trimestre, la società ha riportato una crescita del 5% dei ricavi e un balzo del 24% dei profitti, reso possibile tra l’altro da importanti misure di riduzione dei costi. Se si guarda poi al futuro, sembrano destinati a produrre buoni risultati i forti investimenti del gruppo per sviluppare la sua offerta direct-to-consumer e il suo impegno per espandersi nel mercato cinese ed europeo, che hanno ancora entrambi un buon potenziale di crescita: iniziative che possono permettere a Nike di mantenere inalterate le sue tradizionali politiche in tema di riacquisto di azioni proprie e crescita del dividendo.
Demitri Kalogeropoulos suggerisce invece di acquistare le azioni del produttore di apparecchi GPS Garmin, che nonostante abbiano guadagnato circa il 20% nell’ultimo anno presentano una valutazione interessante scambiando circa 15 volte l’utile. Certo, precisa Kalogeropulos, le attività della sua divisione automotive sono sempre più minacciate da smartphone e sistemi integrati nelle vetture (e non per nulla quest’area ha registrato un -19% nell’ultimo trimestre). Ma il business di Garmin non si limita alle automobili: nautica e aviazione stanno registrando solidi tassi di crescita e il gruppo ha inoltre un significativo portafoglio di prodotti nel mercato dei dispositivi indossabili per il fitness. E qui, a differenza dei rivali di FitBit, riesce ad essere fortemente profittevole (margini lordi al 56% nell’ultimi trimestre).
Per Rich Duprey infine è da comprare Dollar General, uno dei retailer più immuni all’ “effetto Amazon” che sta sconvolgendo il settore. Con i suoi oltre 13 mila store, spiega Duprey, il gruppo si è specializzato nella vendita di prodotti a bassissimo prezzo che non sono generalmente disponibili o reddittizi su internet: oltre l’80% dei suoi prodotti costano meno di 5 dollari, e il 77% delle sue vendite riguarda oggetti di rapido consumo che è più comodo comprare fermandosi negli onnipresenti negozi fisici della catena. Nell’ultimo trimestre le vendite nette di Dollar sono cresciute del 6,5% e qualche analista ha anche azzardato che la società possa diventare oggetto delle attenzioni della società di Bezos.