Le importazioni di rame da parte di Pechino nell’ultimo mese del 2017 hanno registrato un aumento pari all’8,2% rispetto allo stesso mese di un anno fa. E, per quanto poi riguarda le singole aziende leader a livello mondiale nel settore cuprifero, l’output di rame prodotto nel quarto trimestre del 2017 da parte di Bhp Billiton ha registrato un aumento pari al 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e per un totale pari a 429.000 tonnellate. L’aumento è stato per lo più dovuto dall’incremento nei livelli produttivi della miniera cilena Escondida. Rio Tinto ha poi fissato un target produttivo di rame per il 2018 tra le 510.000 tonnellate e le 610.000 tonnellate benchè nel 2017 l’output di rame grezzo abbia registrato una contrazione del 9% rispetto all’anno precedente.
In questo scenario “prosegue però la fase neutrale delle quotazioni del future al London Metal Exchange a ridosso dell’importante livello di supporto (ex resistenza) posta a 7.050 dollari per tonnellata – fanno notare gli analisti di Wings Partners Sim – con i corsi che hanno effettuato un pullback alla media mobile a 21 giorni infranta nei giorni scorsi”.
“La view di breve – affermano poi da Wings Partners Sim – resta pertanto favorevole all’avvio di flessioni correttive capaci di riportare i corsi al di sotto del supporto suddetto e riproporre flessioni in direzione di area 6.900 in prima battuta e successivamente in direzione della parte bassa del canale rialzista in essere dai minimi di settembre. La visione correttiva viene supportata anche dalla perdita di forza degli indicatori di momentum”.
Sul rame, al rialzo, a Piazza Affari sono disponibili i seguenti Etc: Etfs Copper, Etfs Eur Daily Hedged Copper, Etfs 2x Daily Long Copper, Boost Copper 3x Leverage Daily, Etfs 3x Daily Long Copper. Al ribasso, a Piazza Affari, sul rame disponibili i seguenti Etc: l’Etfs 1x Daily Short Copper e l’Etfs 3x Daily Long Copper, quest’ultimo a leva tripla. G.R.
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