Svizzera, approvata la legge sulla blockchain: ecco cosa cambia
La legge sulla blockchain è stata approvata con ampio consenso in entrambi i rami dell’Assemblea Nazionale. Adesso a frenare la sua entrata in vigore potrebbe esserci solo una richiesta di referendum popolare (molto comuni in Svizzera).
La legge svizzera sulla blockchain
Stando a quanto spiegato dal deputato Christian Levrat e dall’esponente del Consiglio Federale Mauer Ueli, la nuova legge non è altro che un’armonizzazione di 10 impianti normativi già esistenti, tra cui il diritto privato internazionale, il diritto delle obbligazioni e il diritto dei titoli intermediari.
Un secondo blocco dell’impianto normativo si occupa dei casi di insolvibilità, stabilendo che anche le criptovalute rientrano tra i beni compresi per il recupero dei crediti e il diritto fallimentare. Il terzo blocco entra in pieno nella regolamentazione dei mercati finanziari, sancendo in sostanza che i mercati delle criptovalute devono rispettare le stesse regole dei mercati finanziari.
Altro aspetto interessante è relativo al riciclaggio di denaro. Ma la Svizzera adempie già a delle normative ben precise per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo: le criptovalute dovranno adeguarsi ad essa.
Un altro aspetto importante è il consumo di energia, ma in questo caso la Commissione che ha esaminato la legge si è limitata a sperare che in futuro si possa ridurre il dispendio energetico in virtù del progresso tecnologico.
Da ultimo, un aspetto decisamente importante è legato a cosa succede in caso di fallimento: la legge impone la restituzione dei dati e l’istituzione di un organo di mediazione tra i fornitori e i clienti.
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