VALUTARE OFFERTE CONCORRENTI – Così, spiega Seminerio, il costo potrebbe infine rivelarsi anche superiore agli ipotizzati 11 miliardi di oneri che sarebbero potuti ricadere sul sistema bancario privato nel caso di un bail-in. Che fare, dunque, per evitare l’ennesimo bagno di sangue per i contribuenti italiani? Ad esempio si sarebbe dovuto/si dovrebbe bandire un contest ad evidenza pubblica, suggerisce Seminerio, così da non avere di fronte solo l’offerta di Intesa Sanpaolo, evitando di dover pensare a sussidi “ad bancam” per concludere l’operazione.
TABU’ DA INFRANGERE: COINVOLGERE BOND SENIOR – Sarebbe poi importante secondo l’esperto coinvolgere anche “gli obbligazionisti senior sino a concorrenza di quanto necessario a ripristinare la funzionalità della banca”. Anche perché, conclude l’esperto, “tutto verte sugli obbligazionisti senior, in queste procedure. Non capirlo vuol dire condannarsi a ripetere la storia, e massacrare i contribuenti”. Un aspetto che evidentemente la classe politica italiana non riesce o non vuole cogliere: sapranno coglierlo le autorità europee, imponendo un aggiustamento di tiro per il via libera all’operazione?