IL MERCATO MANIFATTURIERO STA RIPARTENDO – Segnali di stabilizzazione per il settore manifatturiero americano dopo alcuni mesi di progressivo rallentamento: l’indice Ism dei direttori acquisti delle aziende manifatturiere è risalito a febbraio a 49,5 dai 48,2 punti di gennaio battendo il consensus che si aspettava 48,5 punti. In parallelo l’indice Pmi elaborato da Markit sempre riferito ai direttori acquisti di aziende manifatturiere passato da 51 da 51,3 punti, anche in questo caso meglio del previsto.
NEW YORK RIPRENDE LA SALITA – La notizia, assieme alle notizie in arrivo dalla Cina (dove la banca centrale ha ridotto al riserva obbligatoria per le banche dal 17,5% al 17% a partire da stamane) e dall’Europa (dove i mercati sembrano in grado di proseguire il più lungo rally dallo scorso ottobre) mette di buon umore Wall Street dove dopo un’ora circa di scambi il Dow Jones segna +1,11%, l’S&P500 guadagna lo 0,84% e il Nasdaq segna +1,51%. I T-bond dal canto loro vedono il rendimento sul decennale oscillare sull’1,77% e quello sul trentennale risalire al 2,65%. L’oro è indicato a 1.236,2 dollari l’oncia (1,8 dollari meglio di ieri), l’argento oscilla a 14,87 dollari (5 centesimi di perdita) e il petrolio si mantiene sui 33,82 dollari al barile.