Governo, la spending review è solo mini

Con la nuova fase di spending review il Governo conta di tagliare 2 miliardi entro l’anno prossimo, per poi far alzare l’asticella a 5 miliardi entro il 2021, per un totale di 8 miliardi per il prossimo triennio. Un impegno considerevole, ma ancora abbastanza lontano (circa l’1%) rispetto agli oltre 860 miliardi di uscite correnti attesi secondo il Def nel 2022. Inoltre molte amministrazioni, come riporta il Sole 24 Ore, faranno fatica a resistere alla tentazione di ricorrere ai tagli lineari, come accaduto negli anni scorsi.

Ancora rimane incerto il fatto di chi si dovrà occupare della spending review. Difatti, il 18 aprile la notizia della nomina di Laura Castelli (M5s) e Massimo Garavaglia (Lega), viceministri all’Economia, decisa dal consiglio dei ministri riunito a Reggio Calabria. Tuttavia pare che la nomina sia stata revocata per alcuni “vizi” emersi nelle ore successive al consiglio.

Tuttavia sembra che i due viceministri dovrebbero dirigere una task force di esperti, seguendo le direttive del ministro dell’Economia Giovanni Tria.

 

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