Uno sguardo alla Russia

A cura di Simon Fasdal, Head of Fixed Income Trading di Saxo Bank

  • Le obbligazioni russe sono riuscite ad aggirare la situazione di turbolenza globale
  • La stagnazione economica ha creato un terreno fertile per le obbligazioni
  • La Russia ha tuttora seri problemi da affrontare e questioni irrisolte

Nonostante una maggiore volatilità del rublo all’inizio del 2016 e un crollo del prezzo del petrolio in gennaio, le obbligazioni russe sono state incredibilmente solide e in grado di creare il proprio percorso fin dall’inizio dell’anno, tenendo le distanze dalla situazione di turbolenza globale dei mercati azionari e delle attività più rischiose.
Ad oggi la situazione dell’economia è la seguente: il rublo si è stabilizzato e l’inflazione è passata dal 15,6% del 2015 all’attuale 7,2% anno su anno…ma questa buona notizia ha anche comportato la diminuzione dei rendimenti russi.
Desta ancora più preoccupazione l’andamento dei prezzi del petrolio: il loro aumento, per un periodo di tempo non abbastanza lungo, non ha eliminato la necessità di ricorrere a una ristrutturazione dell’economia russa. Questo richiederà un duro lavoro e tagli al budget, mettendo il Paese di fronte alla necessità di trovare altre fonti di reddito, per non rimanere fortemente dipendente dalle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime.
In ogni caso, se il petrolio tornasse al di sopra dei 60$/barile, l’economia russa ne trarrebbe grande beneficio.
Seppur di fronte alla condizione non florida dell’economia russa e alle battute d’arresto nel processo di crescita, è altresì vero che l’andamento tecnicamente laterale del mercato azionario e dati economici dai risultati contrastanti rappresentano un terreno fertile per le obbligazioni dei mercati emergenti.
Le politiche accomodanti delle banche centrali, indotte principalmente dall’atteggiamento della Federal Reserve, sono alla base dei bassi rendimenti globali e degli asset dei mercati emergenti.
La spinta positiva dal lato degli asset, insieme ad altri fattori, ha permesso alla Russia di crescere maggiormente, con ulteriori aspettative di miglioramento nella prima parte del prossimo anno.

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