Verso una ripresa del mercato a fasi con il ritorno della liquidità e dei fondamentali

A cura di Marc P. Seidner, Cio Non-traditional Strategies e Tiffany Wilding, North American Economist di Pimco

La pandemia Covid-19 ha colpito i mercati finanziari, ma la liquidità e i fondamentali stanno tornando. Durante l’espandersi della crisi umanitaria ed economica della pandemia di coronavirus, i responsabili politici hanno reagito con una velocità e un sostegno senza precedenti e i mercati finanziari hanno iniziato a immaginare i contorni di una ripresa.

L’illiquidità e la vendita forzata si sono già attenuate in segmenti di alta qualità del mercato obbligazionario, come i titoli del Tesoro statunitense e i mortgage bond. Nel corso del tempo, altri settori dovrebbero riprendersi, anche se molto dipenderà dal sostegno politico, da ulteriori programmi governativi e dalla traiettoria della ripresa economica. In generale, secondo Pimco, i settori di mercato più resistenti si stabilizzeranno molto prima di una ripresa dell’economia. Ma alcuni segmenti – come i corporate bond unsecured di qualità inferiore e i senior secured loan – potrebbero subire perdite di capitale reali e permanenti.

Come descritto nel recente Cyclical Outlook di Pimco, “Dalla caduta alla ripartenza”, l’economia globale e i mercati finanziari passeranno probabilmente da una fase di crisi acuta di breve termine a un graduale recupero nei prossimi sei-dodici mesi. Benché permangano dei rischi sostanziali, lo scenario di base di Pimco prevede una ripresa a U. Tuttavia, la traiettoria potrebbe anche assomigliare a una W se il virus dovesse tornare in una seconda ondata. Per questo motivo, Pimco deve studiare e gestire una traiettoria potenzialmente più nefasta a forma di W sia nella crisi sanitaria che nei mercati finanziari. Una seconda ondata potrebbe essere devastante per i declassamenti e le inadempienze.

Dalla crisi finanziaria del 2008, Pimco ha beneficiato del concetto dei cerchi concentrici, che posiziona al centro le classi di attività più liquide e meno rischiose e colloca negli anelli esterni i segmenti sempre meno liquidi e più rischiosi. Sebbene la pandemia continui a compromettere i componenti dei cerchi, è utile rivedere le prestazioni delle classi di attività nelle tre fasi che si sono presentate finora.

Fase 1 (fine febbraio) – Speranza e copertura: gli investitori, incerti sull’esito e la gravità del Covid-19, hanno mantenuto le attività a rischio e fatto hedging con l’acquisto di titoli di Stato di alta qualità, riducendo i rendimenti.
Fase 2 (metà marzo) – De-risking: quando gli investitori sono passati dalla speranza di una ripresa a V a una traiettoria più realistica a U, hanno ridotto i portafogli a rischio e hanno venduto asset – in alcuni casi volontariamente per aumentare la liquidità, ma in molti casi rapidamente per soddisfare le richieste di margine. Con l’esaurirsi della liquidità, i settori del credito a marzo hanno generalmente registrato il mese peggiore dalla crisi finanziaria.
Fase 3 (attuale) – Risposta opportunistica: con le politiche della banca centrale ora in vigore, gli investitori cercano di trarre opportunità dalla volatilità, dalla crisi e dalla sottoperformance.

Anche se la liquidità e il sostegno senza precedenti iniziano ad aiutare alcuni mercati, rimangono delle incertezze significative. Tuttavia, con l’incertezza arriva l’opportunità. La struttura a cerchio concentrico di Pimco offre una tabella di marcia verso le opportunità. I mercati guariranno dagli asset più liquidi e meno rischiosi del cerchio interno e i miglioramenti potranno poi raggiungere le aree più rischiose del perimetro esterno.

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