S&P 500: ecco cosa emerge dall’analisi del mercato delle opzioni

Il mercato delle opzioni è un mercato formato da specialisti che si posizionano in funzione di anticipare cosa potranno fare (o non fare) i mercati sottostanti. E il mercato Usa è quello dove si concentrano i maggiori volumi delle opzioni. In quest’ottica Eugenio Sartorelli, membro del board di Siat e strategist di Investimentivincenti.it illustra di seguito le evidenze dell’analisi di alcuni alcuni indicatori desunti dal mercato delle opzioni sul principale mercato mondiale, ovvero l’indice S&P 500.

Iniziamo con il grafico del Put/Call Ratio (dati giornalieri a partire dal gennaio 2022 e sino alla chiusura di lunedì 8 gennaio):

Questo è un indicatore, qui viene rappresentata la sua media mobile esponenziale ad 8 periodi, ha caratteristiche contrarian piuttosto similari a quelli del Vix.

Questo indicatore ha avuto un minimo di rilevo il 15 dicembre (vedi freccia verde) e da lì è cresciuto sino a raggiungere la media di lungo periodo. In contemporanea l’indice S&P500 ha fatto un massimo a fine dicembre (vedi freccia rossa) con i prezzi che attualmente gravitano intorno a tali livelli.

Pertanto questo Indicatore segnala una crescita di opzioni Put che è un segnale di prudenza e di un sentiment meno positivo rispetto a quanto sta evidenziando l’indice S&P500.

Passiamo ora al rapporto tra due indici di volatilità iImplicita VVix/Vix.

Questo indicatore è costituito dal rapporto tra VVix (volatilità media delle opzioni sul Vix) ed il Vix (volatilità media delle opzioni sull’indice S&P500). La correlazione con l’indice S&P500 è piuttosto diretta, come ben si nota dal grafico.

Questo indicatore ha fatto un recente massimo il 2 gennaio (vedi freccia blu) e sta scendendo con una buona intensità, mentre l’indice S&P500 è su un’area di massimo. L’indicatore ci fornisce segnali di sentiment in chiaro calo.

Da ultimo vediamo un indicatore sintetico di sentiment (di mia creazione), che tiene conto di numerosi fattori, soprattutto legati al mondo delle opzioni e della loro correlazione con l’indice S&P500:

Questo indicatore segue spesso (ma non sempre) la tendenza dell’indice S&P500; quando non la segue vi sono dei segnali discordanti (divergenze).

In figura si vede come l’indicatore abbia fatto un evidente massimo il 15 dicembre da lì sia in discesa con una certa intensità; in contemporanea l’indice S&P500 si è mantenuto su un’area di massimo. Anche qui si ha un segnale di un deterioramento del sentiment, fatto che per ora non ha avuto alcun effetto sull’indice S&P500.

In definitiva, gli indicatori legati alle opzioni segnalano che l’attuale fase di massimo dell’indice S&P500 non è sostenuta da un sentiment particolarmente positivo. A ben vedere il sentiment è in leggero peggioramento e ci segnala che è per gli opzionisti è più probabile una correzione dell’indice S&P500 piuttosto che una sua continuazione al rialzo.

La didattica di Eugenio Sartorelli

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