Obbligazioni: le nuove emissioni della settimana sotto la lente

I mercati in questi giorni sono stati concentrati sulle notizie relative ai dati dell’ultimo trimestre del 2023 che le principali aziende che stanno mediamente evidenziando ancora dei numeri in crescita, con particolare evidenza per il settore bancario che ha potuto sfruttare al massimo la forchetta di differenziale tra i tassi passivi ed attivi che nel lungo periodo dei tassi a zero si era appiattita.

La lettura dalla parte macroeconomica del tema dei tassi d’interesse ha visto una nuova doccia fredda sulle aspettative del mercato per un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Bce. La consigliera Schnabel ha detto in un’intervista al Financial Times che costi di finanziamento più bassi potrebbero provocare una fiammata dell’inflazione; a farle da spalla anche il collega della Croazia, Boris Vujcic, che ha dichiarato che non occorre che Francoforte si affretti a tagliare il costo del denaro.

Negli Stati uniti qualche spunto l’ha dato la sempre attiva presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, che ha detto che se l’economia Usa procederà come da attese, ed anche se il lavoro per combattere l’inflazione non sia ancora finito, i dati offrono segnali incoraggianti. Sulla stessa linea Patrick Harker, presidente della Fed di Philadelfia secondo il quale è in vista un atterraggio morbido per l’economia Usa.

Tendenzialmente nel corso della settimana i rendimenti si sono leggermente rialzati, con il Btp decennale benchmark risalito da 3,75% a 3,9% circa, con lo spread comunque contro Bund che rimane in area 157, visto che anche per il titolo tedesco c’è stato un rialzo verso quota 2.35%. Restano comunque 2 i macrogruppi in Eurozona, quelli che hanno rendimenti tra il 2 ed il 3% e l’altro che va dal 3% alla soglia del 4%. Tra le migliori performance spicca quella del Portogallo al 3,12%, primo Paese della seconda fascia, che ha recuperato tanta strada negli ultimi anni dopo aver messo in atto molte riforme, che hanno permesso di riportare il rapporto deficit/Pil sotto il 100%, ricevendo il plauso anche dalla Commissione Europea. Trend rialzista anche per sterlina e dollaro con il Gilt decennale tornato al 4% e l’omologo americano al 4,13%.

Le nuove emissioni governative sotto la lente

La nuova tendenza del settore governativo in questo inizio di 2024 vede molti governi ricorrere al sistema del deal sindacato piuttosto che a quello tradizionale delle aste. Questo permette una maggiore diffusione dell’emissione e più facile accesso degli investitori interessati. In questa settimana al centro di questo sitema sono state la Spagna e il Belgio.

Per la Spagna, il Tesoro, ha optato per un nuovo trentennale SPGB emesso per sei miliardi di euro, ricevendo richieste per oltre 83 miliardi di euro sui book dei lead manager che hanno gestito l’operazione. Cedola fissata al 4% con prezzo d’emissione a 99,974 che si è sostanzialmente mantenuto all’inizio del grey market, salvo poi scendere di circa 50 centesimi a fine settimana. Isin ES0000012M93 con taglio minimo da mille euro con multipli di mille, rating della Spagna Baa1/A/A-/A che comprende Moody’s/S&P/Fitch/DBRS.

Altro deal sindacato dal Belgio ed anche in questo caso si è trattato di un trentennale a un rendimento inferiore in quanto il Paese gode di un rating più alto della Spagna, Aa3/AA/AA-. Il totale collocato è stato di cinque miliardi con richieste sui book dei lead arrivate ad oltre 60 miliardi. Nello specifico il deal ha visto un prezzo d’emissione a 99,938 con una cedola del 3,5%, Isin BE0000361700 e taglio minimo da 1 centesimo di euro.

Tornando nella zona spagnola, è da segnalare un’emissione regionale decennale per 600 milioni di euro da parte del governo locale dei Paesi Baschi. Cedola del deal fissata al 3,4% con prezzo d’emissione a 99,843 che proietta il rendimento a scadenza al 3,417%. Il deal ha ricevuto ordini per oltre 3,9 miliardi, rating A3/A, isin ES0000106759 con taglio da mille euro con multipli di mille.

Federal State of Lower Saxony con un’obbligazione senior a cinque anni, 15 marzo 2029, ammontare un miliardo di euro. Nel dettaglio: cedola ,.625%, prezzo 99,593, rendimento 2,711%, equivalente a sei punti base sopra il tasso midswap. Isin DE000A3828T8, rating AAA e lotto minimo mille euro con multipli di mille.

L’Unione Europea ha stanziato 50 miliardi di euro a favore dell’Ucraina martoriata dalla guerra per sostenere i costi della ricostruzione. Per questa ragione i governi europei stanno studiando da mesi una possibile soluzione finanziaria per mantenere la parola data ricorrendo al mercato. Una di esse si chiama “catastrophe bond” o anche in gergo “cat bond”.  Questi titoli  sono poco diffusi nel nostro sistema, mentre diverse emissioni sono avvenute in America Latina, Africa e Asia. Come spiega il nome, si tratta di obbligazioni sovrane emesse dagli stati per proteggersi dai rischi di un evento disastroso, come un terremoto, uno tsunami, un uragano, ecc. Funzionano più o meno così: gli obbligazionisti avranno diritto alla restituzione del capitale alla scadenza ed alle cedole staccate fino ad allora, esattamente come per un titolo ordinario. Tuttavia, se l’evento assicurato si verifica, la restituzione del capitale diverrà parziale e sempre più bassa con l’aumentare dei danni da esso provocato. In altre parole, gli obbligazionisti si assumono il rischio della catastrofe. Nel caso dell’Ucraina, sarebbe autorizzata dai governi europei ad emettere un “cat bond” garantito dagli asset russi congelati. Essi ammontano a 180 miliardi di euro e si tratterebbe delle riserve valutarie della Banca di Russia, che si trovavano investite nel nostro continente quando il Cremlino ordinò l’occupazione dell’Ucraina.

In area governativa dollaro è stato un successo tra i Paesi emergenti del continente africano il deal del Benin con scadenza al 2038 emesso per 750 milioni di dollari con cedola del 7,96% e prezzo d’emissione a 96,754 che proietta il rendimento all’8,375% circa a scadenza. Il deal che ha taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille è stato tra i migliori della settimana con il prezzo che in grey market è salito oltre quota 97,25. Isin XS2759982064 con rating del Paese B1.

Tra le altre cose nel “mondo emergente” è da segnalare un deciso recupero dei titoli di debito estero dell’Egitto, dopo il deal raggiunto con il Fondo Monetario e anche con nuovi investimenti provenienti dagli Emirati Arabi Uniti. Il Paese ha sofferto un forte deprezzamento della divisa ed un aumento dell’inflazione soprattutto dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino che ha condizionato le consegne di grano, facendo alzare i prezzi. Nell’ultimo periodo anche il traffico del Canale di Suez è condizionato dagli attacchi alle navi in transito nel Mar Rosso.

I nuovi collocamenti corporate sotto i riflettori

Tra i corporate in evidenza la Exor, holding olandese costituita nei Paesi Bassi e controllata dalla famiglia Agnelli, con un’obbligazione senior a nove anni, ammontare 500 milioni di euro e rating A-. Per il gruppo si tratta di un ritorno sul mercato obbligazionario dopo anni, per la precisione dal 13 gennaio 2021 quando la holding della famiglia Agnelli/Elkann aveva lanciato un’offerta di acquisto di due obbligazioni con scadenza 2022 e 2024 per rifinanziare il suo debito ed emesso un bond da 500 milioni. Prime indicazioni di rendimento in area 150 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a +120 punti e +115 a fine collocamente, con ordini pari a tre volte l’offerta. Cedola 3,75%, prezzo 99.371 e rendimento 3,834%. Ammontare dell’obbligazione 650 milioni di euro, Isin XS2764405432 e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Cassa Depositi e Prestiti ha collocato con successo il suo settimo social bond a sei anni da 750 milioni di euro. A fronte di ordini oltre 2,5 miliardi di euro, il rendimento è stato abbassato a 37 punti base sul tasso del Btp dicembre 2029 dopo una prima guidance in area 47 punti base sul Btp dicembre 2029, successivamente rivista a 40 punti base. L’emissione fa seguito al green bond inaugurale del 2023 e ai precedenti otto bond sostenibili emessi a partire dal 2017 in formato social e sustainability. Nel dettaglio: cedola 3,625%, prezzo 99,384, rendimento 3,744%. Lotto minimo negoziale 100mila euro con multipli di 100mila e Isin IT0005582876. Rating assegnato all’emittente BBB.

KPN, società di telecomunicazioni olandese, ha collocato con successo un’obbligazione a 12 anni per un ammontare di 1 miliardo di euro. Il deal ha raccolto ordini per 5,1 miliardi di euro, il che ha permesso ai collocatori di abbassare il rendimento a 117 punti base sopra il tasso midswap rispetto a +155 punti a inizio collocamento. Nel dettaglio: cedola 3,875%, prezzo 99,839, rendimento 3,892%, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e Isin XS2764455619. Rating assegnato all’obbligazione BBB.

La Ford Motor Company ha iniziato il collocamento di un’obbligazione senior con scadenza 14 febbraio 2030 e prime indicazioni in area 210/215 punti base sopra il tasso midswap a sei anni. Rating BBB- e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Tra i titoli finanziari è uscita ING Group  che ha collocato due green linked, con richieste arrivate per oltre 6,8 miliardi di euro. Il primo con durata 5.5NC4.5 ha scadenza il 12 agosto 2029 e prevede una possibilità di richiamare il titolo ad agosto 2028 (Isin XS2764264607). In avvio del collocamento, il rendimento si collocava a 155punti sopra il tasso midswap per poi scendere in chiusura a 125 punti base. Il secondo bond è più a lungo termine, 11NC10, con scadenza 12 febbraio 2035 e possibilità di richiamare il titolo a febbraio 2028 (XS2764264789). In questo caso il rendimento viaggiava in area tasso midswap + 170 punti base per poi scendere a 140 punti base. Le emissioni sono legate ad obiettivi di sostenibilità (Esg). I bond hanno un taglio minimo di 100mila eueo con multipli di 100milae rating A-/A+. Nel dettaglio: per il bond a 5,5 anni il prezzo di emissione è stato fissato al 99,707 con cedola al 3,875% e rendimento 3,952%; per il bond a 11 anni, il prezzo di emissione è stato poi fissato a 98,145 con una cedola del 4% e rendimento 4,016%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e rating A-/A+.

Danske Bank ha collocato un’obbligazione subordinata 10.25NC5.25 Tier2. L’obbligazione subordinata verrà rimborsata alla pari il 14 maggio 2034, l’emittente però ha la facoltà di richamare il titolo a 100 a maggio 2029. Prime indicazioni di rendimento in area 225 punti base sopra il tasso midswap. L’obbligazione subordinata ha rating BBB/A- e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Tra i covered bond: NORDLB Norddeutsche Landesbank – Girozentrale ha emesso un bond garantito a 13 anni con scadenza 14 maggio 2037, rating Aa1 e rendimento in area 20 punti base. Sono stati raccolti ordini per due miliardi di euro e il rendimento è stato fissato a +20 punti base sul tasso midswap. Il bond garantito (DE000NLB40F8) offre una cedola annua lorda del 2,375%, prezzo 99,663 e rendimento 2,988%. Lotto minimo mille euro con multipli di mille. Ammontare emesso 750 milioni di euro.

Per i “retail people” Societe Generale lancia un’emissione con taglio minimo 1.000 euro e rendimento condizionato del 7,50%. L’emissione della banca, con durata massima 10 anni  ha la possibilità di rimborso anticipato automatico su base annua, il rimborso scatta se il tasso swap EUR Cms 10 ani scende sotto una barriera fissata al 2,10%, se la condizione non si verifica non viene pagata nessuna cedola e l’investimento prosegue. Il bond, il cui codice Isin è XS2746182646  prevede due opzioni possibili: il rimborso anticipato automatico e il rimborso alla data di scadenza. Nel primo caso viene corrisposto all’investitore un importo lordo pari al 100% del valore nominale del bond, maggiorato della cedola finale del 7,5% lordo (moltiplicata per il numero di anni trascorsi dall’emissione dell’obbligazione). Questo avviene se il tasso swap EUR Cms 10 anni scendesse sotto la barriera fissata al 2,10%. Se la condizione non si verifica non viene pagata nessuna cedola e il rimborso procede quindi alla data di scadenza e l’obbligazione sarà rimborsata al prezzo di 100 maggiorato della cedola finale (7,50% per 10 anni).

E’arrivata sul mercato una nuova obbligazione sovranazionale con caratteristiche uniche e destinata probabilmente a fare da apripista per successive emissioni. La Banca Africana per lo Sviluppo ha finalizzato il lancio di un Social Bond ibrido e perpetuo, denominato in dollari per 750 milioni. L’operazione si è rivelata un successo, con ordini arrivati fino a 6 miliardi. Il roadshow era iniziato nel settembre scorso, quando il presidente dell’istituto africano aveva iniziato a testare l’appetibilità della nuova obbligazione sovranazionale. La Banca Africana per lo Sviluppo ha rating tripla A e l’obbligazione perpetua appena emessa ha rating AA-, tre gradini sotto il giudizio assegnato alle emissioni senior. Questa obbligazione sovranazionale in dollari offre cedola lorda annuale del 5,75%, inferiore alle previsioni superiori al 6%. Si tratta di un’emissione perpetua, ragione per cui il capitale potrebbe non essere mai rimborsato. Tuttavia, la Banca Africana per lo Sviluppo ha fissato una prima data di reset dopo 10 anni e mezzo nell’agosto del 2034, quando potrà decidere o di rimborsare il capitale o di continuare a pagare le cedole. Queste passeranno eventualmente da fisse a variabili. Nello specifico, saranno pari al rendimento del T-bond a cinque anni più uno spread di 157,5 punti base. Di lì in avanti, l’emittente ha fissato ulteriori date di reset a distanza di cinque anni l’una dall’altra e si riserva la facoltà di procedere al rimborso in coincidenza con esse e in ogni giorno dei tre mesi precedenti.

La rielezione di Bukele alla presidenza di El Salvador rende più vicina la prima emissione del cosiddetto bond “vulcano”.  Nel 2021 il Bitcoin è stato reso “valuta legale“e sempre nel 2021 fu annunciata la volontà di emettere bond “vulcano”, così chiamati perché finalizzati alla costruzione di una Bitcoin City alle pendici di un vulcano sito nel nord-est del paese. L’operazione è stata rimandata di trimestre in trimestre e si pensava, ad un certo punto, che non avrebbe mai visto la luce. Negli ultimi mesi, però, complice il boom delle quotazioni della “criptovaluta”, il progetto è stato riesumato e dovrebbe debuttare da quest’anno. El Salvador è un emittente con alto rischio di credito: B- / CCC+/ Caa3.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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