Obbligazioni: le nuove emissioni della settimana sotto la lente

In una settimana densa di appuntamenti delle banche centrali, l’attenzione principale era per il meeting della Fed. Più che sui tassi di interesse, che sono rimasti come da previsione invariati, l’attenzione del mercato era verso le proiezioni aggiornate del governatore per cercare di capire quando inizierà il ciclo di tagli, tra i timori che un’inflazione più resistente del previsto e un’economia che resta forte, spingano i banchieri centrali a tagliare meno e più tardi. Secondo le case di scommesse americane, le aspettative per una riduzione entro giugno sono scese al 56,2% dal 57,9% della scorsa settimana. Dalle parole di Powell si evince la conferma relativa alla previsione di tre tagli al costo del denaro per quest’anno, ma la tempistica di tali riduzioni dipenderà dall’effettiva convergenza dell’inflazione sull’obiettivo in un’economia che continua a superare le aspettative.

La forte lettura del Cpi Usa di febbraio, ha spiegato il banchiere centrale, non ha intaccato per ora l’outlook di fondo di un lento rallentamento dei prezzi ma la Fed necessita di ulteriori dati a conferma che quanto avvenuto il mese scorso non si ripeta nei mesi a venire. Pur avendo confermato 75 punto base di allentamento per quest’anno, nell’aggiornamento delle loro proiezioni macro i policymaker hanno incrementato nettamente la stima di crescita economica per il 2024 rispetto a quella diffusa a dicembre al 2,1% dall’1,4% e previsto un miglioramento meno rapido sul fronte prezzi.

Ma altre banche centrali sono state protagoniste della settimana con decisioni opposte ed anche sorprendendo nella tempistica, come la comunicazione di giovedi mattina in cui la Swiss National Bank ha ridotto il tasso di 0,25% portandolo da 1,75% all’1,5% contro ogni previsione degli economisti che si aspettavano il mantenimento del livello in essere. Evidentemente la decisione a sorpresa vuole anticipare una possibile fase di rallentamento economico del Paese, vedremo l’effetto con i prossimi dati macro, nell’immediato, il primo impatto di mercato è stato sui cambi con l’indebolimento del franco contro dollaro e contro euro.

Dalla parte opposta la Banca del Giappone che dice addio all’era dei tassi negativi e a altri elementi del suo approccio non ortodosso dopo decenni di stimolo massiccio. Il meeting della BoJ si è infatti concluso con il primo rialzo dei tassi di interesse, che restano comunque vicini allo zero, da 17 anni a questa parte e con la decisione di abbandonare la politica di controllo della curva dei rendimenti in vigore dal 2016. La BoJ ha inoltre deciso di interrompere gli acquisti di asset “rischiosi” come Etf e fondi di investimento immobiliare giapponesi. L’istituto centrale si aspetta comunque che le condizioni ultra-accomodanti si mantengano per un certo tempo.

Guardando al mercato, troviamo i tassi a due anni in Eurozona che vedono la Germania non essere più “maglia rosa”. Il rendimento tedesco è al 2,85% e meglio troviamo Finlandia, Francia,Irlanda Olanda, Portogallo ed anche la Grecia che segna un 2,7% e ha quindi sul breve uno spread positivo a suo favore rispetto alla Germania. Noi siamo al 3,36% in compagnia della Slovacchia. Sul decennale che è il benchamrk di riferimento per lo spread, il Paese tedesco rimane il migliore con il 2,4%, seguito dall’olanda al 2,68% e via, via dagli altri, con la Grecia al 3,38%, mentre noi siamo al 3,65% in linea con Lituania e Slovacchia. Sulla curva decennale torna sotto il 4% la Gran Bretagna mentre il treasury è al 4.22%.

Le nuove emissioni govenrative sotto la lente

La settimana è partita con il Tesoro che ha annunciato di avere dato mandato alle banche per l’emissione del nuovo BtpEi a diecni anni maggio 2036. Per quanto riguarda questo tipo di collocamento via sindacato, molto utilizzato dalle banche centrali in questo 2024, ricordiamo che a fine gennaio il Tesoro aveva collocato un nuovo Btp a 15 anni da dieci miliardi di euro con ordini quasi otto volte l’importo, mentre ad inizio anno la domanda per un dual tranche tra cui un nuovo titolo a sette anni da dieci miliardi e la riapertura del trentennale per cinque miliardi, aveva superato complessivamente quota 160 miliardi. Il 1° marzo inoltre il Tesoro ha chiuso il collocamento del Btp Valore marzo 2030 con una raccolta di oltre 18 miliardi, una cifra record per un titolo retail. Un importante analista del nostro mercato aveva evidenziato la scorsa settimana, prima dell’asta a medio-lungo, che grazie a questi collocamenti il Tesoro ha già superato il 25% dell’obiettivo di funding per quest’anno contro il 20% circa nello stesso periodo del 2023.

Nello specifico questa è stata l’emissione del un nuovo BTp€i “benchmark” a dieci anni con scadenza in data 15 maggio 2036. I BTp€i sono titoli di Stato italiani indicizzati al tasso d’inflazione dell’Eurostat, cioè con riferimento all’andamento dei prezzi al consumo nell’unione monetaria e sempre al netto della componente tabacchi. I BTp€i rivalutano il capitale solamente alla scadenza. A fronte di ordini oltre 41 miliardi di euro, il book più grande di sempre per un Bpei con 165 investitori, il rendimento è stato abbassato a 23 punti base sul Btp con scadenza 15 maggio 2033 dalla guidance iniziale a 25 punti base. Il bond con scadenza 15 maggio 2036 offre un tasso annuo dell’1,8%, pagato in due cedole semestrali. L’importo è stato collocato al prezzo di 99,763 corrispondente a un rendimento lordo annuo all’emissione dell’1,830%. Ammontare cinque miliardi di euro, lotto minimo di mille euro con multipli di milla, adatto anche alla clientela retail. Rating Baa3/BBB/BBB. Isin IT0005588881.

Si è concretizzata in settimana anche l’emissione da parte della Commissione Europea di un nuovo titolo green con scadenza febbraio 2050, con il mercato che da tempo attendeva un deal sul segmento 25-30 anni.

Il nuovo bond green EU ha scadenza 4 febbraio 2050 previsto inizialmente a sei miliardi di euro, ammontare alzato poi a sette miliardi per le elevate richieste. E’ il primo a essere offerto dal 2022, anche se da allora Bruxelles è stata attiva tramite riapertura di obbligazioni verdi già in circolazione.

Il rendimento, a fronte di ordini oltre 86,5 miliardi, è stato abbassato a 80 punti base sul midswap dopo una prima indicazione in area 82 punti base.  Nel dettaglio: cedola 3,25%, prezzo di emissione 98.481 e rendimento 3,339%. Il green bond ha rating tripla A essendo emesso dall’Unione Europea, soggetto massimamente affidabile per tutte le agenzie di valutazione internazionale. Lotto minimo di mille euro con multipli di mille e Isin EU000A3K4EU0.

Anche la Grecia è tornata sui mercati finanziari con la riapertura di un bond emesso per la prima volta nella primavera dello scorso anno. Il Tesoro di Atene ha raccolto altri 250 milioni di euro con la scadenza del 15 giugno 2028 e cedola fissa lorda del 3,875% (Isin GR0114033583). Già quest’anno vi sono state due riaperture di questa scadenza per complessivi 450 milioni.

E’ andato molto bene il nuovo bond sustainability di The Flemish Community, ossia la regione fiamminga del Belgio, che ha collocato un sustainability bond in due tranche da 1,25 miliardi di euro ciascuna, la prima con scadenza al 22 giugno 2034 e la seconda al 22 giugno 2045. Il collocamento si è chiuso con ordini sette volte superiori l’offerta. Il rendimento è stato fissato a +32 punti base sopra il titolo di stato belga (OLO) di pari scadenza per la prima tranche, che ha avuto ordini per nove miliardi, e a +26 punti base sul ttitolo di stato belga di pari scadenza per la seconda, con ordini per nove miliardi. Entrambi i rendimenti sono più bassi di quelli previsti all’avvio del collocamento, quando l’attesa per circa +37 punti base per la prima tranche e +31 punti base per la seconda. La tranche a dieci anni (Isin BE0390121847) paga una cedola del 3,125%, prezzo 98.935 e rendimento 3,25%; la tranche a 21 anni (BE0390122852) paga una cedola del 3,50% e prezzo 98,908 e rendimento 3,575%. Lotto minimo 100mila eucro con multipli di 100mila e rating AA.

In Germania la Città di Bremen ha collocato una nuova obbligazione senior a 10 anni, scadenza 27 marzo 2034, ammontare 500 milioni di euro. Il bond (DE000A30V380) paga una cedola annua lorda del 2,875%, prezzo 99.888 e rendimento 2,888%. Lotto minimo negoziabile mille euro con miltipli di mille. Rating AAA.

La Turchia ha concluso l’emissione del suo primo bond in euro dopo tre anni con lo spread ai minimi da 17 anni, il secondo di quest’anno in valuta straniera dopo il bond in dollari Usa offerto a febbraio. Il titolo ha una durata di sei anni e arriva a scadenza in data 21 maggio 2030 (Isin XS2790222116). Offre una cedola del 5,875% e risulta essere stato prezzato poco sotto la pari, offrendo un rendimento annuo lordo in partenza in area 6%. Le prime indicazioni puntavano al 6,50%, ma l’alta domanda ha abbassato le pretese del mercato. A marzo il paese ha ricevuto l’upgrade del rating dell’agenzia Fitch da B a B+.

Settimana molto attiva nel settore primario tra i coporate. Doppio green bond per EON. Il gruppo energetico ha collocato due emissioni a tasso fisso con scadenza a otto anni e a 20 anni. La tranche a otto anni, scadenza marzo 2032, è stata collocata con un rendimento di 125 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento; la tranche sui 20 anni, scadenza marzo 2044 è stata collocata con un rendimento di 185 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento.  Lotto minimo di negoziazione mille euro con multipli di mille e rating Baa2/BBB.

La Statkraft ha collocato un nuovo bond  green dual tranche a otto e 15 anni da complessivi un miliardo di euro con ordini pari a oltre cinque volte l’ammontare emesso: 5,5 miliardi, a conferma del solido posizionamento della società sui mercati internazionali del credito. Più in dettaglio, per la scadenza più breve il rendimento è stato fissato a 73 punti base sul tasso midswap dopo prime indicazioni in area 110 punti poi riviste in area 80 punti, mentre per la tranche a 15 anni è stato fissato a 105 punti base dopo prime indicazioni in area 145/150 punti poi riviste in area 100 punti. L’ammontare delle due tranche è di  500 milioni di euro ciascuna e gli ordini hanno superato quota 2,2 miliardi per la scadenza a otto anni e 3,3 miliardi per la tranche a 15 anni. Nel dettaglio: la tranche con scadenza marzo 2032 (Isin XS2779792337) paga una cedola fissa del 3,375%, prezzo 99.60 e rendimento 3,433%;  la tranche con scadenza marzo 2039 (XS2779793061) paga una cedola annua del 3,75%, prezzo 99.684 e rendimento 3,778%. Rating A/A- e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

Deutsche Post ha collocato un’obbligazione senior con scadenza marzo 2036. L’obbligazione (XS2784415718) paga una cedola annua lorda del 3,50%, prezzo 99,278, rendimento 3,575%, equivalente a 85 punti base sopra il tasso midswap, abbassato dai 110/115 punti iniziali. Ammontare dell’emissione un miliardo di euro e ordini raccolti 2.65 miliardi.  Lotto minimo mille euro con multipli di mille e rating A2.

I nuovi bond corporate sotto la lente

Deal in euro tier 2 da Hsbc con un miliardo a scadenza nel 2035 e call a partire dal 2029, Isin del titolo XS2788605660 con cedola fissata al 4,599%. Taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille con prezzo d’emissione a 100 che ha ben performato verso quota 100,5. Rating del titolo BBB/A-.

Categoria senior per Morgan Stanley con due miliardi a scadenza 2035 e cedola fissata al 3,955% con prezzo a 100 che ha poi ben performato nel grey market arrivando in area 100,8. Isin del titolo XS2790333889, taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille con rating A-/A+/AH.

In Polonia Powszechna Kasa Oszczednosci Bank Polski (PKO) ha collocato un’obbligazione 4NC3  SNP, ammontare 500 milioni di euro, scadenza finale 27 marzo 2028, con una call esercitabile dall’emittente al terzo anno. Prime indicazioni di rendimento in area 200 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a +160 punti, con ordini che hanno raggiunto 1,3 miliardi di euro. Nel dettaglio: cedola 4,50%, prezzo 99.737, rendimento 4,596%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille, rating Baa3.

RCI Banque è in fase di collocamento con un’obbligazione dual tranche retail con scadenza a 3,5 anni e a sette anni. Prime indicazioni di rendimento in area 130 punti base sopra il tasso midswap per la tranche con scadenza ottobre 2027 e +180 punti base per la tranche con scadenza aprile 2031. Nelle prime ore di collocamento gli ordini complessivi hanno raggiunto i tre miliardi di euro. Lotto minimo mille euro con multipli di mille e rating Baa1/BBB-.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!