APRIRE UN NUOVO CONTO CORRENTE – Presto o tardi tutti, giovani e meno giovani, dobbiamo aprire un conto corrente. Si tratta di uno strumento indispensabile per una corretta e comoda gestione dei propri risparmi e, se si è sufficientemente accorti, anche piuttosto conveniente. Con l’avvento delle banche virtuali, infatti, esistono numerosi prodotti a zero spese, o a costi comunque molti contenuti. Tutto ciò che bisogna fare è prendersi un po’ di tempo per mettere i conti correnti più vantaggiosi a confronto, così da individuare la soluzione che garantisca in assoluto il miglior rapporto qualità/prezzo.
CAMBIARE CONTO CORRENTE – Allo stesso modo può verificarsi il caso in cui ci è necessario chiudere un conto e in proposito possono sorgere alcuni dubbi sulle modalità e le tempistiche inerenti tale procedura. Chiudere un conto è di per sé un’operazione non particolarmente complessa e che non richiede alcun esborso di denaro: è sufficiente inviare una lettera alla banca nella quale si dichiarano le proprie intenzioni. Solo nel caso in cui, al momento della chiusura, il conto sia in debito è previsto il pagamento di alcune spese (lo scoperto e gli interessi passivi maturati).
COME SI CHIUDE UN CONTO – Nel momento in cui viene sancita la chiusura di un conto è necessario svolgere tempestivamente alcune operazioni in mancanza delle quali la banca non è in grado di procedere: compilare il debito modulo di chiusura del c/c (disponibile in qualsiasi filiale); assicurarsi che il conto sia a credito e, se così non fosse, provvedere a saldare il debito; restituire alla banca tutti i servizi di cui si usufruisce (bancomat, carte di credito, libretto degli assegni); chiudere o trasferire eventuali abbonamenti o addebiti nel proprio conto. La rapidità con cui vengono portate a termine tali consegne, influisce direttamente sulle tempistiche necessarie alla banca per chiudere il conto, ma si parla in termini di giorni (al massimo una decina). Va ricordato che, nel qual caso si intenda chiudere un conto cointestato, in caso di firma disgiunta la procedura può essere portata avanti da un solo intestatario, mentre è richiesto l’assenso di entrambi i titolari in caso di firma congiuta.