Per i pendolari sul Frecciarossa super aumenti e una beffa

Aumenti fino al 35% per chi tutti i giorni usa il Frecciarossa per andare al lavoro. E una beffa. Chi vuole spendere meno può viaggiare tra le 9 e le 17 quando chiunque abbia un posto di lavoro in quelle ore è attaccato alla scrivania. La decisione di Trenitalia ha scatenato le ire dei pendolari e quella della Federconsumatori che ha mando alle stampe un comunicato di fuoco.

“L’aumentato “spropositato” dei biglietti in abbonamento – si legge nel comunicato – colpisce “soprattutto quel mondo, in maggioranza di giovani, che utilizza l’alta velocità per lavoro“. Ad esempio sukla linea Torino-Milano già a giugno 2015 si era passati “da 295 a 340 euro. Adesso quello stesso abbonamento di seconda classe valido per tutti i giorni passa a 459 euro, il 35% in più. Nel caso di abbonamento per ogni ora dal lunedì al venerdì, l’importo si ferma a 408 euro, 68 euro e il 20% in più. Per poter risparmiare occorre prendere l’abbonamento per la fascia oraria 9-17: 323 euro per l’intera settimana e 289 euro dal lunedì al venerdì”.

Qualche altro esempio: “Sulla Roma-Napoli si passa dai 356 euro del mese scorso ai 481 per l’orario completo per 7 giorni; sulla Bologna-Firenze dai 224 euro ai 302 attuali; sulla Milano-Bologna da 417 euro a 563; sulla Firenze-Roma da 386 euro a 521. Dire che si mantengono gli abbonamenti – continua Federconsumatori – creando nel contempo condizioni tecniche ed economiche che vanno a colpire chi li utilizza per lavoro, ha il sapore di una vera presa in giro“. L’associazione ricorda anche, “dopo avere letto alcune dichiarazioni ‘arrabbiate’ da parte dei politici”, che da mesi insieme al Comitato nazionale pendolari chiede “senza nessun risultato, una audizione alla Commissione Trasporti del Senato, commissione che ha ascoltato tutti, fatta eccezione per chi rappresenta i viaggiatori”.

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