Draghi: non è ancora ora di cambiare la politica monetaria della Bce

DRAGHI NON CAMBIA IDEA – Chi lo conosce bene si dichiara per nulla sorpreso: Mario Draghi, presidente della Bce, non cambia idea sulla politica monetaria dell’istituto centrale europeo e ribadisce che nonostante le prospettive di crescita di Eurolandia stiano “gradualmente migliorando”, un cambio di rotta “ora non sarebbe giustificato”. Il banchiere centrale europeo ha parlato da Francoforte dove è intervenuto a una conferenza organizzata dal Centro per gli Studi Finanziari della Università Goethe.

BCE VUOLE ESSERE SICURA – “Siamo fiduciosi sul fatto che la nostra linea stia funzionando” ha ribadito Draghi, secondo il quale tuttavia prima di modificare qualsiasi componente delle attuali misure espansive la Bce dovrà essere “sufficientemente sicura che l’inflazione converga davvero verso l’obiettivo” del 2% e che “riesca a restare a questi livelli anche con condizioni di politica monetaria meno espansive”.

DELUSE ASPETTATIVE TEDESCHE – A rimanere deluse sono così, ancora una volta, le aspettative tedesche: nelle scorse settimane il presidente della Bundesbank (e membro del board della Bce), Jens Weidmann, era tornato a chiedere una riduzione del programma di quantitative easing che la banca centrale europea sta continuando a portare avanti, sia pure ad un ritmo di acquisti mensile inferiore rispetto al primo trimestre dell’anno e con la possibilità di ulteriori riduzioni degli acquisti nel corso del 2017.

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