Consulenti, 5 consigli per ripartire al top

Inutile mettere la testa sotto la sabbia, dobbiamo affrontare la realtà: l’estate sta finendo e con lei se ne va la “quiete lavorativa”. Il rientro dalle ferie è un momento che milioni di persone vivono con grande stress, professionisti della consulenza compresi. Tornare in città, fra le mura dell’ufficio (anche se si è abilitati all’offerta fuori sede…), con la prospettiva di affrontare impegni arretrati e nuove incombenze, scatena meccanismi psicologici che generano malessere e ansia.
“Negli ultimi anni il problema sembra essersi acuito anche perché, di fatto, si torna al lavoro già stanchi: la tecnologia, che ci permette di essere sempre connessi, a volte si rivela un’arma a doppio taglio, e così molti di noi non staccano mai, nemmeno in vacanza” spiega Maria Vittoria Mazzarini, esperta di Smartworking di Methodos Italia, società di consulenza che affianca le aziende nei processi di Change Management.
Ma noi di Bluerating vogliamo che le vacanze possano essere per i professionisti un’occasione d’oro per ricaricare le energie e ripartire con nuove idee e, perché no, con nuove abitudini più sane. Ecco quindi alcuni consigli di Methodos, rivisti ad hoc dalla nostra redazione, per riprendere a lavorare in modo davvero “smart”.

Pianificare il day after:
Pensate prima a una priorità di cose da fare nel mare magnum delle possibili incombenze. Se c’è la possibilità di lavorare da remoto, il primo giorno può essere più proficuo e sicuramente meno ansiogeno. “Pianificare il giorno di ritorno come giorno di smartworking è la soluzione giusta per conciliare le esigenze familiari, come riordinare la casa e sistemare le valigie, e i primi impegni lavorativi, come smaltire le email arretrate, senza le interruzioni e l’atmosfera frenetica dell’ufficio” spiega Mazzarini.

Step by step:
“Small steps first”, ovvero cominciare con piccole incombenze per sgomberare il campo e dedicarsi poi alle cose più impegnative.

Presenza non presenza:
Se è fattibile, optate per un rientro in sordina, aiuterà a prendervi i dovuti spazi e tempi per riorganizzare il lavoro. Un esempio? Mantenere la modalità “out of office” anche il primo giorno. Questo trucco, spiega Mazzarini, «Serve a ridurre l’aspettativa di una risposta immediata e a gestire con più calma le email arretrate e altre attività». Sono proprio i messaggi non letti a generare ansia in chi rientra: ma ci sono molti sistemi di gestione delle mail che permettono di non ritrovarsi con una montagna di posta da smaltire, come Sanebox (www.sanebox.com).

Fissa un incontro con il tuo team di lavoro:
«L’ansia da rientro diminuisce se si sa già che ci sarà un appuntamento dedicato non tanto a stabilire impegni o compiti, quanto a sfruttare la mente ancora libera e riposata per innovare processi, task o modalità di lavoro – spiega Mazzarini –. È il momento giusto per proporre nuovi progetti e introdurre nuove tecnologie per facilitare la condivisione».

Non dimenticare la salute:
Le palestre fanno tanti sconti “early bird”: perché non approfittarne ora? Si risparmia e si è subito pronti a rimettersi in forma, magari dopo un’estate nella quali ci si è, giustamente, un po’ “rilassati”.

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