Ecco come è fatto il portafoglio perfetto che ti consiglia un consulente

Intervista esclusiva a Nicola Scambia autore del libro Guadagnare in fondi oggi e consulente finanziario di pluriennale esperienza.

Veniamo da un 2022 orribile per i mercati finanziari: quali prospettive vede per l’anno in corso?

Quanto successo nel 2022 è stato un evento molto raro, che dal 1928 a oggi si è registrato pochissime volte. Infatti sono scese, e parecchio, sia le azioni che le obbligazioni a seguito del rialzo dei tassi della Federal Reserve. Proprio per questo, bisogna avere in portafoglio una buona componente obbligazionaria senza rischi valutari, preferendo i bond europei, oltre che azioni con le migliori prospettive di crescita, possibilmente a tre cifre, con preferenza per il tech. L’incertezza in questo 2023 regna sovrana ma sarà difficile che si ripeta l’andamento contestuale di discesa di obbligazioni e azioni. Sicuramente ci sarà ancora molta volatilità, per questo bisogna conoscere il ritmo dei mercati finanziari ed è indispensabile lavorare con consulenti esperti, che operano con piattaforme snelle e possono inviare raccomandazioni con rapidità e senza condizionamenti. La serie di rialzi dei tassi della Fed sta finendo, eventuali ribassi che si verificheranno rappresenteranno occasioni d’acquisto, ma in modo selettivo.

Che portafoglio raccomandare oggi?

In un contesto di incertezza come quello attuale, sia per quanto riguarda la geopolitica sia per quel che riguarda l’economia e la finanza, il portafoglio che oggi raccomando propone una buona componente di obbligazioni europee, che garantiscono un 7% annuo fino alla scadenza, una buona componente di fondi asimmetrici con andamenti antitetici all’andamento dei mercati, per mitigare le perdite in caso di eventi che generino il panico sui mercati, più una percentuale di titoli e fondi globali/settoriali, scegliendo gestori di lungo corso, che hanno già vissuto situazioni analoghe a quelle attuali e che possono far crescere il capitale.

Che titoli azionari in particolare?

Titoli azionari ne raccomando solo per il profilo più aggressivo e con un’esposizione massima del 10% e dell’1% per singolo titolo. Sono da molti anni sul mercato e mai, sottolineo mai, ho visto un periodo migliore di questo per comprare i singoli titoli. I guadagni veri si fanno se compri buone aziende a sconto. Ce ne sono tantissimi di titoli che sono stati svenduti perché per due anni tutti hanno gridato ai quattro venti che il rialzo dei tassi della FED avrebbe portato a una recessione che non c’è stata e al crollo degli utili societari che non c’è stato: previsioni sbagliate che hanno fatto perdere a una miriade di ottime società il 50% e il 70% dai massimi.

Titoli come Vishay Intertechnology il gemello di ON Semiconductor (con prodotti dello settore di appartenenza) che è rimasto al palo e che deve triplicare per ricongiungersi al gemello.

O come Tesla, caso più unico che raro di titolo Growth che ha visto il valore dell’azione crescere meno della metà rispetto alla crescita di utili e di ricavi dal 2020 a oggi.

O, ancora, come Alphabet, Qorvo, Intel, che quotano multipli da old economy malgrado saranno i pilastri della trasformazione tecnologica che stravolgerà il mondo nei prossimi cinque anni, e Cohu, Ultraclean o Ichor, che malgrado siano almeno sei trimestri che cercano di tranquillizzare gli investitori sulla solidità di medio termine del loro business (producono macchinari per la fabbricazione e il testing dei semiconduttori che abbiamo in ogni dispositivo elettronico che usiamo) hanno visto le quotazioni perdere il 70%. Paypal e così via.

E al di fuori della tecnologia?

Tra le storie diverse dalla tecnologia, ci sono Eli Lilly e Novo Nordisk, che producono farmaci molto innovativi contro il diabete.

Ci sono ottimi nomi a quotazioni stracciate in molti settori e, inoltre, l’investimento in titoli permette anche di sfruttare le compensazioni fiscali con altri strumenti finanziari. Ciò che ho capito in tanti anni di consulenza è che servono l’esperienza da un lato ma soprattutto un’operatività efficiente dall’altro, con alle spalle una banca e una piattaforma elettronica che ti facciano lavorare nell’interesse del cliente. Solo questo permette ai veri consulenti di distinguersi e fare un ottimo lavoro per i clienti.

Credo che i prossimi due anni saranno straordinari per chi saprà lavorare bene e senza condizionamenti. Ci vediamo tra due anni a fare un riscontro di quanto raccomandato.

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!