Banche: la Bce azzera la remunerazione sulle riserve obbligatorie. Le conseguenze

Come atteso, il consiglio direttivo della BCE ha deciso di alzare i tassi di riferimento di 25 punti base. Di conseguenza i tassi d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno alzati rispettivamente al 4.25%, 4.50% e 3.75% con effetto dal 2 agosto.

Inaspettatamente, il consiglio direttivo BCE ha però anche deciso di fissare la remunerazione sulle riserve obbligatorie delle banche allo 0%. Fino a oggi, le riserve obbligatorie presso BCE – corrispondenti a circa l’1% della base depositi – erano invece remunerate al tasso sui depositi (3.5%, rialzato al 3.75% dal 2 agosto).

“Sulla base dei nostri calcoli – fanno notare gli analisti di Equita il venir meno della remunerazione sulle riserve (che riduce l’ammontare degli interessi riconosciuti alle banche da BCE) avrà un impatto negativo che stimiamo tra il -1% e il -2% sulla bottom line delle banche“.

“Le aspettative sulle prossime mosse della BCE sono invece sostanzialmente invariate rispetto alle attese prima del meeting, con l’attesa di un ulteriore rialzo dei tassi di 25p punti base entro fine anno e terminal rate in area 3.8%. La curva forward stima ora un tasso medio del 3.6% sul 2024 (invariato)”, concludono da Equita.

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