Banca Monte dei Paschi di Siena ha definito i propri obiettivi di riduzione delle emissioni finanziate al 2030 per tre dei settori a maggiore intensità emissiva del proprio portafoglio creditizio, in coerenza agli impegni sottoscritti con l’adesione alla Net Zero Banking Alliance (NZBA), l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile dell’economia globale verso l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.
“La definizione dei target “Net Zero” conferma il forte impegno di Banca Mps, previsto nel Piano Industriale 2022-2026, a supporto del percorso di decarbonizzazione dell’economia reale” si legge in una nota rilasciata dall’istituto. “Banca Mps intende perseguire, rispetto al 2022, i seguenti obiettivi, definiti sulla base dello scenario Net Zero 2050 del Network for Greening the Financial System (NGFS):
- per il settore Produzione e Distribuzione Energia (Power Generation) una riduzione del 77% delle emissioni finanziate (scope 1 e 2) partendo da una base di 196 mila tonnellate di Co2 equivalenti;
- per il settore Petrolio e Gas (Oil & Gas) una riduzione del 40% delle emissioni finanziate (scope 1, 2 e 3) partendo da una base di 656 mila tonnellate di Co2 equivalenti;
- per il settore Ferro e Acciaio (Iron & Steel) una riduzione del 29% delle emissioni finanziate (scope 1 e 2) partendo da una base di 1067 mila tonnellate di Co2 equivalenti.
Il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni finanziate verrà perseguito con l’ulteriore integrazione nelle strategie e processi creditizi e un incremento dei crediti green a favore dei clienti che operano nei settori in oggetto, supportandone le strategie di transizione a favore della decarbonizzazione”.