Fondi comuni – BlackRock World Mining

Nata nel 1988 negli Stati Uniti come gestore indipendente per la clientela istituzionale, BlackRock nell’ottobre 2006 si fonde con Merrill Lynch Investment Management, conservando il proprio marchio e diventando uno dei più grandi gestori al mondo, con una massa gestita che a fine giugno 2009 superava i 1.370 milioni di dollari. In molti ritengo la società statunitense un gestore indipendente, in quanto non controllato in maniera diretta da nessun gruppo finanziario, tuttavia nell’azionariato sono presenti alcune delle principali banche internazionali. Il primo azionista è Bank of America (34,2%), che ha ereditato la propria quota dal salvataggio di Merrill Lynch, seguono PNC Financial Services Group (24,6%), uno dei più importanti gruppi finanziari statunitensi e Barclays (19,9%); la parte restante è in mano a dipendenti e piccoli azionisti (12,6%), ed altri investitori istituzionali (8,7%).

Attraverso la sicav lussemburghese BlackRock Global Funds, la società di gestione statunitense colloca in Italia 58 comparti, ben distribuiti tra le diverse classi di investimento, con un approccio molto dinamico teso a cogliere la continua evoluzione dei mercati finanziari ed i possibili trend di investimento, come mostrato dai pionieristici lanci del New Energy e del World Mining, due dei prodotti più conosciuti della sicav.

Il Black Rock World Mining investe almeno il 70 per cento in azioni di società operanti nei settori dei metalli e minerario, la cui attività principale sia la produzione di metalli di base e minerari industriali quali il ferro ed il carbone; può inoltre detenere azioni di società operanti nei settori aurifero, dei metalli preziosi e minerario, tuttavia non viene mai presa una posizione diretta su oro e altri metalli preziosi.   

Il comparto negli ultimi cinque anni, forte della crescente domanda delle economia emergenti, ha saputo creare ricchezza per gli azionisti offrendo, nonostante il forte calo accusato nel 2008, una crescita del 77,2 per cento, per la versione in euro, e del 105,2 per cento per quella in dollari, in linea con il parametro di riferimento, identificato nell’indice HSBC Global Mining (Cap), seguito a livello grafico in maniera piuttosto fedele nel corso degli anni nonostante una marcata gestione attiva, che ha portato il fondo a detenere posizioni non speculari al benchmark.

 

L’analisi del portafoglio evidenzia infatti scelte di gestione in parte divergenti rispetto all’indice HSBC Global Mining (Cap), sia in termini geografici che settoriali.  
Il BlackRock World Mining privilegia attualmente Europa (41,4%, vs 26,2%), Stati Uniti (34%, vs. 20.7%) e Sud Africa (11,4%, vs. 6,8%), mentre sottopesa, rispetto al benchmark, Australasia (7,4%, vs. 16,2%), America Latina (3,1%, vs. 13,9%), Cina (1,5%, vs. 6,4%) e l’area del pacifico, senza l’inclusione del Giappone (0,4%, vs. 7,3%).
In termini settoriali, il comparto predilige i metalli diversificati (54,4% vs. 49,2%), rame (11,4%, vs. 8,8%), platino (8,1 vs. 3,7%), mentre sottopesa oro (15,5% vs. 17,5%) e carbone (4%, vs. 7,8%).
Le prime tre società in portafoglio, Bhp Billiton (9,9%), Rio Tinto (9,7%) e Vale (9%), pesano per il 28,6 per cento, ma il livello di diversificazione aumenta sensibilmente osservando i pesi delle altre posizioni, con le prime dieci ferme al 60 per cento, evidenziando un buon livello di diversificazione societaria.

Come spiega Evy Hambro, gestore del comparto, la crescita dell’ultimo mese (10,4% per la versione in euro e 10,9% per quella in dollari), “è stata guidata dal rialzo di First Quantum and Teck Resources, società attive rispettivamente nel rame e carbone”, ma le previsioni per il breve termine sono all’insegna della cautela, dopo “il recente rally dei mercati ed i fondamentali economici ancora deboli”. 
Le prospettive di lungo termine rimangono invece positive, con il prezzo di equilibrio spinto al rialzo, per una diminuzione dell’offerta ed un aumento della domanda; “l’anticipata chiusura delle miniere più vecchie, ed il taglio in numerosi progetti di sviluppo nel settore dell’estrazione, porterà un forte innalzamento dei prezzi, non appena la domanda inizierà a crescere, spinta in primo luogo dalla Cina”.

Il BlackRock World Mining è rivolto ad investitori con una forte propensione al rischio ed un orizzonte temporale di lungo termine, all’interno del quale i crolli del 2008 non sono riusciti a rovinare il trend di crescita del settore che, a causa della scarsità delle risorse minerarie presenti nel pianeta, offre un’interessante opportunità di diversificazione.
 

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