Asset allocation: la view di Credit Suisse

Ecco di seguito la view e Credit Suisse sulle diverse asset class.

Quadro macroeconomico globale si prevede un crollo della PI globale fino a toccare livelli di depressione a giugno, trainata dal conflitto russo-ucraino e dai lockdownin Cina. Si attende un calo dell’inflazione dal recente picco nelle maggiori economie, seppur restando al di sopra del target, con i prezzi energetici quali fattore chiave. Sul fronte della politica monetaria, quest’anno si è assistito a un inasprimento.

Reddito fisso: i titoli di Stato restano poco interessanti. Sono probabili ulteriori aumenti dei rendimenti di riferimento, a nostro avviso, poiché l’inflazione elevata sostiene la normalizzazione della politica monetaria. Le obbligazioni ME in MP sono interessanti sotto il profilo tattico, alla luce dei rendimenti elevati e della compensazione equa degli spread.

Azioni: il sentiment degli investitori basso e il posizionamento suggeriscono un potenziale di rialzo nel breve termine. Buona tenuta degli utili, come si è già assistito nel 1°trimestre, il che sostiene le prospettive per le azioni.

Investimenti alternativi: il nervosismo nella negoziazione delle materie prime resta elevato in un contesto di rischi continui di approvvigionamento e sanzioni. I prezzi spot sono destinati a restare elevati e volatili. L’energia è in testa, l’oro strisciante. Preferite le strategie a basso beta negli hedge fund.

Cambi: l’indice dell’USD dovrebbe mostrare ancora un vigore limitato nel breve termine, alla luce dei rischi geopolitici e del maggior carry, ma in ultima analisi ne attendiamo una sua stabilizzazione. Apprezziamo le monete delle materie prime e restiamo prudenti su quelledei mercati emergenti.

Le azioni globali sotto la lente

Azioni: gli indicatori contrariansegnalano un estremo nervosismo degli investitori, il che depone a favore di un sovrappeso azionario tattico.

Il Comitato d’investimento di Credit Suisse (CI) ha confermato il sovrappeso azionario tattico in occasione della riunione mensile ordinaria. L’elevata volatilità dei mercati azionari segnala un’estrema prudenza degli investitori, sostenuta da indicatori contrariantattici. Di conseguenza, il Comitato d’investimento ravvisa una buona opportunità di ripresa per i mercati azionari in caso di un loro sollievo. A livello fondamentale, questo sviluppo è sostenuto dal nostro giudizio secondo cui l’economia globale dovrebbe rimanere su un percorso di crescita, trainata principalmente dagli USA. Oltre alle incertezze derivanti alla guerra in Ucraina, la Federal Reserve (Fed) USA resta un fattore chiave per i mercati azionari. Un brusco indebolimento della produzione industriale ha aumentato le preoccupazioni in merito al fatto che una Fed di linea più dura potrebbe soffocare l’economia. Tuttavia, il Comitato d’investimento ritiene che la domanda robusta sostenuta da bilanci familiari e societari solidi dovrebbe consentire alla Fed di normalizzare la propria politica senza far deragliare l’economia. A nostro avviso, l’inflazione USA dovrebbe diminuire in modo più significativo nei prossimi mesi, il che potrebbe innescare un certo sollievo.

Sovrappesare le azioni nei portafogli

Confermiamo prospettive interessanti sui rendimenti nei prossimi 3–6 mesi, in quanto il sentiment degli investitori basso e il posizionamento suggeriscono un potenziale di rialzo nel breve termine. Buona tenuta degli utili, come si è già assistito nel 1°trimestre, il che sostiene le prospettive per le azioni. In un contesto di portafoglio, manteniamo un’allocazione sovrappesata rispetto alle azioni dei mercati sia emergenti sia sviluppati.

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