Bitcoin ed Ethereum classificate come commodity. La sentenza

Secondo un giudice di New York Bitcoin ed Ethereum, le prime due criptovalute per capitalizzazione di mercato, vanno considerate come commodity per via della loro natura decentralizzata, come riportato da Cryptonomist.ch.

A stabilirlo è stato il giudice Polk Failla che si occupa della causa SEC contro Coinbase, fornendo un’interpretazione chiave per i prossimi procedimenti legali su questo tema..

Nel frattempo è stata respinta una causa legale contro Uniswap ed il suo fondatore “Hayden Adams” per una vicenda che vede coinvolto il protocollo decentralizzato e la nascita di un gran numero di token scam.

Le prime due criptovalute per capitalizzazione di mercato non sono dunque paragonabili a titoli finanziari, la cui vendita per un broker deve essere anticipata da un’autorizzazione da parte delle autorità preposte alla vigilanza sui mercati, ma piuttosto a merci come oro, platino, petrolio, alluminio, palladio e molti altri ancora.

La decisione del giudice di New York non fa altro che creare precedenti per le diverse cause legali che la SEC ha alimentato durante gli ultimi tre mesi, alimentando le speranze delle community crypto per la sconfitta dell’ente federale.

Per quanto riguarda esclusivamente Bitcoin ed Ethereum senza menzionare altre valute la questione sembra abbastanza chiara, visto e considerando che i due crypto asset sono presenti già da anni  sul “Chicago Mercantile Exchange” (CME), piazza  dove si scambiano principalmente materie prime.

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