Mutui: frenano le surroghe, ripartono gli acquisti

Mutui, surroghe ancora in calo

Anche nel quarto trimestre 2017 continua il rallentamento della domanda di mutui con finalità surroga. Lo segnala l’ultima edizione della Bussola dei mutui – Crif, precisando che il peso di tale tipologia di contratti è calato dal 47% del totale rilevato sul canale online (vera e propria cartina di tornasole per questo segmento) nel quarto trimestre 2016 al 28% del quarto trimestre 2017.

In ripresa l’importo medio richiesto

Allo stesso tempo la domanda di mutui con finalità acquisto è passata dal 41% al 62% del totale, trainata da un mercato delle compravendite sempre in crescita, seppur a ritmi inferiori rispetto agli ultimi trimestri. La sensibile riduzione del numero di richieste con finalità surroga impatta positivamente l’importo medio del mutuo richiesto, che nel quarto trimestre 2017 ha toccato i 126.973 euro a livello di sistema, in crescita rispetto ai 125.449 euro del trimestre precedente.

Rallenta il nuovo erogato

Sempre da correlarsi alle dinamiche di richiesta mutuo da parte di privati e famiglie, il forte calo della domanda con finalità surroga registrato nel corso degli ultimi trimestri, non sufficientemente compensato da un aumento della domanda con finalità acquisto ha causato un rallentamento dei nuovi flussi di mutui erogati. Nel terzo trimestre 2017 i dati Banca d’Italia evidenziano una contrazione dei nuovi flussi pari al ‐6,4% rispetto al terzo trimestre 2016. Per i primi 9 mesi del 2017 la dinamica delle nuove positiva, con flussi in aumento del +0,3% rispetto ai primi 9 mesi del 2016.

Spread restano stabili

Anche nel quarto trimestre 2017 si nota una situazione di sostanziale stabilità degli spread medi di offerta per mutui a tasso variabile e mutui a tasso fisso rispetto a quanto registrato durante il terzo trimestre dell’anno. Per una operazione di mutuo di 140.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 220.000 euro, la media trimestrale dei migliori spread per mutui a tasso variabile si assesta attorno all’1,0% mentre la media dei migliori spread per mutui a tasso fisso si stabilizza attorno allo 0,3%.

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