Consulenti e cambi di mandante: la “battaglia” per il cliente riassegnato

Pubblichiamo di seguito un interessante post apparso su LinkedIn a firma Luigi Alaia, private banker di IW Private Investments. Al centro dell’intervento la spinosa questione della gestione della clientela dei consulenti che decidono di cambiare mandante. A tal proposito qualche giorno fa vi avevamo presentato una forma di fidelizzazione della clientela via mail adottata proprio dalla rete del gruppo Fideuram Ispb. Voi cosa ne pensate? La vostra mandante come si pone sull’argomento? Scriveteci le vostre esperienze (anonimato sempre garantito) a [email protected].

Caro collega …
C’eravamo tanto amati..

È normalità nel nostro mondo di consulenti finanziari assistere ai cosiddetti “cambi di casacca”. È il naturale fluire delle cose .
È il naturale assencondare il mutare delle proprie esigenze, visioni, prospettive .
Ciò che è meno naturale , e’ assistere a quella sorta di guerriglia fra chi è andato via e chi invece è rimasto.
Dove ognuno accampa le proprie ragioni a difesa del proprio agire … sembra di assistere alla disputa fra la Blasi e Totti. Solo che in quel caso in ballo ci sono i famosi Rolex e tante proprietà .
Qui,invece, in ballo ci sono persone. I clienti.
Ma vogliamo dare a questi clienti la possibilità di decidere se “legittimamente “seguire il proprio consulente oppure altrettanto “legittimamente”rimanere dove si trova ?
E cari colleghi , per dargli questa possibilità è necessario chiamarlo . E’ necessario informarlo.
Con tutta la professionalità del caso. Con tutto il rispetto per il collega andato via . Senza alcuna parola fuori posto.
Ma è necessario chiamarlo ed informarlo .
Ed il solo fatto di chiamare il cliente per informarlo non può , e non deve , essere considerata un’offesa nei suoi confronti dal collega andato via .
Sarebbe come , parlando di argomenti affini a noi calciofili, Oshimen nelle partite contro il Lille ( sua ex squadra ) decidesse di non tirare mai in porta per non offendere . O peggio ancora , di non giocare . O Politano contro la sua ex squadra Inter.
Poi , che la telefonata debba essere improntata alla massima correttezza non ci piove .
E non c’è dubbio alcuno.
Io stesso in una mia telefonata a un cliente riassegnato , nell’enfasi di magnificare il collega andato via , l’ho descritto oltre che come un professionista preparato ed impeccabile , anche alto e biondo.
Sentendomi rispondere dal cliente dall’altra parte : “Dotto’ ma chill è curt e senza capill”.( ndr. Basso e senza capelli..)
Preso evidentemente in contropiede e in chiaro imbarazzo , non ho potuto rispondere altro che :“ sarà stato lo stress dovuto al passaggio … vi giuro che fino a pochi giorni fa era così “.
E allora cari colleghi , proprio perché si parla di uomini. Giochiamoci questa partita . Con agonismo , con veemenza , cercando di vincerla entrambi . Ma senza colpi bassi . Senza essere mai scorretti. E sopratutto essendo sempre leali.
Si ,leali…
Perché la lealtà cari colleghi non è unidirezionale . Ricordate che si deve essere leali , sempre, nei confronti dell’avversario . Ma anche , sempre, nei confronti della propria squadra !
E poi.
A me non piacerebbe vincere una partita , a tavolino , solo perché l’avversario mi ha impedito di giocarla .
Non so voi , ma io non ci trovo gusto.
Ed allora. Si faccia in modo che sia una bella partita , di quelle spettacolari giocate a viso aperto . A volte dura ma sempre leale.
Ed alla fine . Come ogni partita che si rispetti , andiamo tutti a centrocampo e stringiamoci la mano …

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