Caro collega …
C’eravamo tanto amati..
È normalità nel nostro mondo di consulenti finanziari assistere ai cosiddetti “cambi di casacca”. È il naturale fluire delle cose .
È il naturale assencondare il mutare delle proprie esigenze, visioni, prospettive .
Ciò che è meno naturale , e’ assistere a quella sorta di guerriglia fra chi è andato via e chi invece è rimasto.
Dove ognuno accampa le proprie ragioni a difesa del proprio agire … sembra di assistere alla disputa fra la Blasi e Totti. Solo che in quel caso in ballo ci sono i famosi Rolex e tante proprietà .
Qui,invece, in ballo ci sono persone. I clienti.
Ma vogliamo dare a questi clienti la possibilità di decidere se “legittimamente “seguire il proprio consulente oppure altrettanto “legittimamente”rimanere dove si trova ?
E cari colleghi , per dargli questa possibilità è necessario chiamarlo . E’ necessario informarlo.
Con tutta la professionalità del caso. Con tutto il rispetto per il collega andato via . Senza alcuna parola fuori posto.
Ma è necessario chiamarlo ed informarlo .
Ed il solo fatto di chiamare il cliente per informarlo non può , e non deve , essere considerata un’offesa nei suoi confronti dal collega andato via .
Sarebbe come , parlando di argomenti affini a noi calciofili, Oshimen nelle partite contro il Lille ( sua ex squadra ) decidesse di non tirare mai in porta per non offendere . O peggio ancora , di non giocare . O Politano contro la sua ex squadra Inter.
Poi , che la telefonata debba essere improntata alla massima correttezza non ci piove .
E non c’è dubbio alcuno.
Io stesso in una mia telefonata a un cliente riassegnato , nell’enfasi di magnificare il collega andato via , l’ho descritto oltre che come un professionista preparato ed impeccabile , anche alto e biondo.
Sentendomi rispondere dal cliente dall’altra parte : “Dotto’ ma chill è curt e senza capill”.( ndr. Basso e senza capelli..)
Preso evidentemente in contropiede e in chiaro imbarazzo , non ho potuto rispondere altro che :“ sarà stato lo stress dovuto al passaggio … vi giuro che fino a pochi giorni fa era così “.
E allora cari colleghi , proprio perché si parla di uomini. Giochiamoci questa partita . Con agonismo , con veemenza , cercando di vincerla entrambi . Ma senza colpi bassi . Senza essere mai scorretti. E sopratutto essendo sempre leali.
Si ,leali…
Perché la lealtà cari colleghi non è unidirezionale . Ricordate che si deve essere leali , sempre, nei confronti dell’avversario . Ma anche , sempre, nei confronti della propria squadra !
E poi.
A me non piacerebbe vincere una partita , a tavolino , solo perché l’avversario mi ha impedito di giocarla .
Non so voi , ma io non ci trovo gusto.
Ed allora. Si faccia in modo che sia una bella partita , di quelle spettacolari giocate a viso aperto . A volte dura ma sempre leale.
Ed alla fine . Come ogni partita che si rispetti , andiamo tutti a centrocampo e stringiamoci la mano …