Wall Street sottotono, American Express vola dopo la trimestrale

AMERICAN EXPRESS SI METTE IN LUCE – Wall Street ringrazia American Express, che dopo risultati superiori alle attese registrati nel terzo trimestre e un miglioramento dell’outlook per gli ultimi tre mesi del 2016 sale dell’8,58% e aiuta gli indici del listino azionario americano a rimanere vicino ai livelli di ieri, nonostante il tono dimesso delle piazze europee dopo il nulla di fatto in materia di tassi e quantitative easing da parte della Bce.

LE PAROLE DI DRAGHI RASSICURANO IN PARTE – Solo dalle successive parole di Mario Draghi gli investitori hanno colto una conferma che la Bce prima di interrompere gli acquisti di bond sul mercato avvieranno una fase di “tapering” come già fatto dalla Federal Reserve. Nessuna brusca interruzione delle “misure non convenzionali” dunque e questo aiuta a limitare i danni anche a Wall Street, dove dopo un’ora di scambi il Dow Jones oscilla a -0,17%, mentre l’S&P500 si mantiene a +0,02% e il Nasdaq oscilla a -0,34%.

T-BOND, ORO E PETROLIO NON HANNO DI CHE SORRIDERE – La conferma dello status quo da parte della Bce porta comunque a qualche ulteriore vendita sui mercati obbligazionari cui non si sottraggono neppure i T-bond, col rendimento del decennale che risale sull’1,74% e quello del trentennale sul 2,49%. L’oro in questo scenario ha solo che da perdere e infatti cede leggermente quota a 1.267 dollari l’oncia (2,9 dollari meno di ieri), l’argento è indicato a 17,51 dollari (16 centesimi di perdita) e il petrolio tira a sua volta il fiato dopo gli ultimi rialzi e passa di mano a 50,6 dollari al barile, 1 dollaro meno di ieri sera.

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