Sterlina, stop al recupero contro euro e dollaro

La sterlina interrompe il recupero

Sterlina che accenna a una perdita di terreno nei confronti dell’euro e ancor più del dollaro stamane, dopo che il capo negoziatore per la Ue, Michel Barnier, ha smorzato l’entusiasmo per un possibile accordo con la Gran Bretagna sulle modalità di uscita dall’Unione europea, rilanciando dunque i timori di una “hard Brexit” che potrebbe fare male oltre che a banche e imprese britanniche anche all’economia del vecchio continente.

Rischio “hard Brexit” torna a crescere

L’indebolimento della sterlina segue la precedente risalita sui massimi dalla fine dello scorso gennaio registrata ieri dopo che lo stesso Barnier aveva preannunciato la possibile presentazione da parte del Regno Unito di una nuova bozza di accordo. La prudenza mostrata stamane dal capo negoziatore della Ue segnala infatti che la Ue non è interessata a siglare un accordo a tutti i costi e che dunque le distanze tra le due posizioni restano consistenti e non è certo possano essere colmate.

Uscita “disordinata” influenzerebbe tassi

Nell’ipotesi di un’uscita “disordinata” della Gran Bretagna dalla Ue, dunque senza alcuna garanzia di un accesso al mercato unico per imprese e banche di Sua Maestà, verrebbero meno le attese per ulteriori rialzi dei tassi ufficiali sulla sterlina e questo torna a pesare sulle quotazioni della valuta britannica, rilanciando peraltro le quotazioni dei Gilt inglesi che vedono il rendimento a 10 anni scivolare nuovamente all’1,47%, lo 0,02% in meno della vigilia.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!