Merkel: non c’è tempo per i coronabond, serve agire ora

Merkel: non c’è tempo per i coronabond

I “coronabond”? Non c’è tempo, perché richiederebbero l’approvazione da parte dei parlamenti di tutti i paesi dell’eurozona. Lo ricorda nel suo discorso al Bundestag, prima della prevista riunione in videoconferenza dell’Eurogruppo, la cancelliera tedesca Angela Merkel. Che a scanso di equivoci chiarisce: “ora si tratta di aiutare velocemente” i paesi maggiormente in crisi.

Serve agire subito contro la crisi

Per farlo, ribadisce la Merkel, occorrerà “servirsi di strumenti rapidi, così da alleviare le ricadute della crisi” da coronavirus, per la quale è impensabile attendere un’intesa e il successivo processo di ratifica che potrebbe richiedere ancora mesi. Si dovrà dunque puntare sul bilancio europeo, “apportare contributi decisamente più elevati” ad esso, sia pure “per un periodo limitato”.

Europa non esiste senza solidarietà

L’Europa per la cancelliera tedesca “è una comunità e deve dimostrarlo davanti alla sfida inattesa rappresentata dalla pandemia. L’Europa non è Europa se non c’è solidarietà in un momento di crisi Vogliamo che tutti gli stati membri della Ue si riprendano a livello economico”. Dichiarazioni forti, che non dovrebbero lasciare scuse a chi invoca l’Italexit a causa della supposta “mancata solidarietà europea”.

Le parole della Merkel placheranno le polemiche?

Eppure, nonostante gli aiuti già messi in campo dalla Bce, la proposta di usare il Mes senza condizione per supportare le spese urgenti in ambito sanitario e i passi in avanti per varare strumenti che ridiano prospettive a medio termine all’intera economia del vecchio continente, non si placano le polemiche dentro e fuori il governo italiano. Basteranno le parole della Merkel a mettere tutti d’accordo?

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