L’impatto di Brexit sull’economia UK e le opportunità d’investimento

In occasione del primo anniversario dell’entrata in vigore dell’Articolo 50, i gestori di M&G Investments esaminano l’impatto di Brexit sull’economia del Regno Unito e le opportunità di investimento esistenti.

Steven Andrew, gestore dell’M&G Income Allocation Fund, spiega: “L’economia del Regno Unito ha sorpreso gli investitori e chi ha fatto pronostici per la forte tenuta mostrata dopo il referendum del 2016. A dispetto di previsioni di recessione e di rallentamento dell’economia nazionale, la crescita del Regno Unito è stata sostanzialmente più forte rispetto alle aspettative e l’attività economica ha continuato a crescere a livello aggregato. Anche se è ancora opportuno mantenere una certa cautela dato che il Regno Unito sta negoziando le condizioni della sua uscita dall’Ue, la resilienza del mercato offre una serie di opportunità agli investitori. La persistente incertezza nel corso dei negoziati porterà sul mercato volatilità, la quale a sua volta può aprire a interessanti opportunità per gli investitori più pazienti nel Regno Unito. Con il tempo l’incertezza si ridurrà e un certo numero di asset continuerà a dimostrare la solidità dei suoi fondamentali”.

Richard Gwilliam, Head of Property Research di M&G Real Estate, afferma: “Il mercato immobiliare commerciale è strettamente correlato alla crescita economica, e questo significa che la resilienza dell’economia del Regno Unito ha aiutato il settore immobiliare a registrare buone performance anche dopo il referendum. Anche se il sentiment di mercato ne ha risentito, alcuni settori stanno dimostrando un buon potenziale di crescita e continuano ad offrire interessanti opportunità. In particolare, gli immobili di tipo industriale dispongono di solidi fondamentali in materia di locazione, mentre per quanto riguarda il mercato degli uffici nell’area di Londra, la domanda da parte di fornitori di ambienti e servizi di co-working e da parte delle aziende del settore tecnologia, media e telecomunicazioni ha ridotto la dipendenza del mercato dalle società di servizi finanziari, che risentono dell’incertezza circa i diritti dei titolari di passaporti Ue. Anche il mercato delle locazioni residenziali offre delle prospettive, data la favorevole dinamica della domanda e dell’offerta. Il settore immobiliare degli spazi per uso commerciale ha invece sofferto negli ultimi anni, colpito da cambiamenti strutturali, come il passaggio alla modalità di acquisto on line rispetto a quella tradizionale presso il punto vendita”.

Continua Steven Andrew: “Gli investitori interessati al mercato UK devono pensare a quale sarebbe il giusto compenso per le loro aspettative sul futuro. Anche se nel breve termine ci sarà ancora incertezza per gli asset UK, reazioni esagerate a dati macro o a notizie politiche potrebbero generare degli errori nelle valutazioni dei prezzi e, quindi, creare opportunità d’investimento per gli investitori con un orizzonte temporale di lungo termine. Contrariamente a quanto può sembrare, è probabile che il Regno Unito continuerà ad essere un Paese aperto all’esterno anche nel dopo Brexit e continuerà quindi a impegnarsi a livello mondiale attraverso una serie di accordi commerciali. Basandoci su queste view e sui solidi dati sottostanti che stiamo registrando sia da un punto di vista macro che aziendale, le prospettive sul mercato UK ci sembrano più rosee rispetto a quanto non riflettano i prezzi attuali”.

Wolfgang Bauer, gestore dell’M&G Absolute Return Bond Fund, afferma: “Bisogna ammettere che i rendimenti dei Gilt sono aumentati dai minimi raggiunti dopo il referendum a metà del 2016, tuttavia è difficile entusiasmarsi circa le valutazioni attuali. Il rischio sui tassi è concreto, soprattutto in considerazione della robusta crescita economica e delle pressioni inflazionistiche. Nel caso di una Brexit soft, la rimozione dell’incertezza politica ed economica probabilmente peserebbe sulle valutazioni dei Gilt. Nel caso di una Brexit meno soft, invece, molto probabilmente la sterlina subirà pressioni forti è quindi possibile che la Banca d’Inghilterra proverà a difendere la propria valuta aumentando i tassi d’interesse. In ogni caso, c’è pressione al rialzo sui tassi d’interesse e, in considerazione degli attuali livelli di rendimento dei Gilt, gli investitori non sembrano adeguatamente compensati”.

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