Mercato mutui Italia, battuta d’arresto a gennaio

A
A
A
di Finanza Operativa 12 Febbraio 2019 | 15:30

A cura di Idealista.it
Battuta d’arresto nel 2019 per il mercato dei mutui. Secondo il barometro Crif, le nuove richieste e surroghe hanno registrato in gennaio un -6,4% annuo.
Secondo quanto rilevato dal sistema di informazioni creditizie Crif, che analizza 85 milioni di posizioni creditizie, nel primo mese del 2019 si sono registrati il 6,4% in meno delle istruttorie per nuovi mutui o surroghe rispetto allo stesso mese del 2018, mentre per quanto riguarda il dato mensile il calo `stato dello 0,6%. Movimento, questo, dovuto soprattutto al calo dei mutui sostituzione.
A mitigare la performance negativa delle richieste si segnala di contro la crescita dell’importo medio, che fa segnare un +1,9% annuo attestandosi a 128.124 euro.

Relativamente alla distribuzione per fasce di importo, a gennaio le richieste di mutuo si sono concentrate prevalentemente nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,1% del totale. Da segnalare come la classe al di sotto dei 75.000 euro, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, rappresenti una quota pari al 25,6% sul totale.
Per quanto riguarda invece la distribuzione delle richieste di nuovi mutui e surroghe per classe di durata, anche nel mese di gennaio le preferenze delle famiglie italiane sembrano confermate rispetto alle precedenti rilevazioni: la classe compresa tra i 16 e i 20 anni si aggiudica la quota maggiore, pari al 24,7% del totale (seppur in calo di -0,5 punti percentuali rispetto al gennaio 2018), seguita dalla fascia tra i 26 e i 30 anni, con il 24,1%.
I dati relativi alla distribuzione delle richieste in relazione all’età del richiedente vedono la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni maggioritaria, con una quota pari al 34,1% del totale, seppur in leggero calo rispetto al dato del 2018. Le altre classi rimangono pressoché stabili, con gli under 35 che arrivano a spiegare il 28,6% delle richieste.
“In un mercato immobiliare che sta manifestando segnali di recupero in termini di compravendite, – commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif, – con i prezzi degli immobili che si confermano ancora deboli, le aziende di credito hanno la possibilità di sviluppare prodotti sempre più vicini alle reali esigenze e alle capacità di rimborso dei consumatori. Al contempo stanno ponendo grande attenzione alla corretta valutazione degli immobili a garanzia del finanziamento così come del relativo rischio di credito sia per garantire un sano e profittevole sviluppo del mercato sia per sostenere le famiglie in termini di affidamento responsabile”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nel tuo Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Condividi questo articolo
NEWSLETTER
Iscriviti