Dossier “Il consulente che sarà”: la visione di Azimut

“La consulenza che sarà: adattamento o trasformazione”. È il titolo del workshop che si è svolto in occasione dei Bluerating Awards, durante il quale sono intervenuti i top manager delle maggiori banche-reti italiane. A tirare le fila Sergio Sorgi, fondatore di Progetica, che ha presentato la ricerca dal titolo “What financial advisors want” e ha partecipato successivamente al workshop, tirando le fila della discussione ed evidenziando alcuni aspetti importanti: la necessità di accrescere la quota di risparmiatori serviti da un consulente, nonostante la crescita impetuosa delle reti nell’ultimo decennio. Senza dimenticare altre sfide come la necessità di incrementare il lavoro in team o di aumentare lo spazio delle donne nelle reti. Dalla ricerca di Progetica, i cui contenuti sono stati ampiamente illustrati negli ultimi tre numeri del nostro mensile, è emersa comunque un’aspirazione dei consulenti a vedere valorizzata maggiormente la propria professione, un aspetto considerato molto più importante delle modalità di remunerazione dei professionisti. La qualità del lavoro e il rapporto con la clientela sono dunque emersi come fattori molto più significativi degli economics. Ma ecco, di seguito, una sintesi degli interventi di chi ha partecipato al workshop.

PAOLO MARTINI

Azimut

“Immaginare come la consulenza sarà tra vent’anni è molto complesso. La verità è che viviamo in un mondo talmente veloce che è quasi impossibile immaginare dove potremmo essere. Novità normative, avremo un approccio positivo ma qualche nube all’orizzonte c’è. La tecnologia avrà sicuramente un ruolo ma non abbiamo idea di come si potrà sviluppare l’intelligenza artificiale. In futuro vedo le società sempre più come piattaforme che offrono prodotti e servizi per i consulenti finanziari. Non mi attendo un incremento del numero dei professionisti, ci sarà una selezione naturale dettata da nuove complessità, con margini in calo. I consulenti saranno sempre più capaci, con un alto livello di competenze”.

Qui le altre puntate del dossier
Banca Generali
Fideuram Ispb
Bper
Credem

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