Bce, da domani probabile QE più aggressivo secondo Mirabaud AM

Nel corso del meeting del 10 marzo, ci aspettiamo che la Banca Centrale Europea (Bce) annuncerà misure significative in termini di allentamento quantitativo, tra cui un aumento di 10 miliardi di euro nel programma di acquisto di asset, un taglio di 10 punti base del tasso di deposito (negativo) ed eventuali ulteriori misure più a livello qualitativo. Tra queste potrebbe esserci l’eventuale estensione del piano di acquisti della Bce a titoli di debito quasi sovrano.

Sostanzialmente, una delle ragioni principali per cui riteniamo che la Bce agirà in tal senso è l’inflazione bassa. In particolare è il calo dell’inflazione core –dall’1% allo 0,7% – che probabilmente farà scattare l’allarme tra i membri dell’Istituto di Francoforte. L’inflazione core è aumentata gradualmente l’anno scorso e gli ultimi dati relativi all’Indice dei Prezzi al Consumo hanno riportato un’inversione di gran parte dei guadagni registrati nel corso del 2015.

Alla luce degli ultimi sviluppi, le più recenti previsioni dei funzionari della Bce probabilmente evidenzieranno che l’inflazione potrebbe rimanere bassa più a lungo. Nel frattempo, la domanda interna resta solida, con le vendite al dettaglio in aumento. Il livello di gennaio è del 3,3% annualizzato al di sopra della media riportata nel corso del quarto trimestre, con prezzi del petrolio più bassi destinati a offrire ulteriore supporto a febbraio e a marzo. Con un miglioramento generale nel mercato del lavoro, la domanda interna costituisce il pilastro principale per la ripresa ciclica dell’Eurozona.

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