Tempo di dati di patrimonio in casa Assoreti. A fine settembre il portafoglio dei clienti delle Reti di consulenza finanziaria sale a 978 miliardi di euro con una crescita del 3,8% rispetto al mese di giugno. Il trimestre si chiude, pertanto, con un nuovo primato patrimoniale determinato principalmente dall’effetto performance dei mercati finanziari, il cui contributo alla crescita trimestrale è di 2,4 punti percentuali mentre l’apporto derivante dall’attività di raccolta risulta pari a 1,4pp. La valorizzazione complessiva della componente finanziaria e assicurativa/previdenziale del portafoglio si attesta a 844 miliardi di euro (+4,1% t/t) e risulta pari all’86,3% del patrimonio totale; in dettaglio, la componente rappresentata dall’insieme dei prodotti del risparmio gestito raggiunge una valorizzazione per circa 606 miliardi (+4,1% t/t) con un’incidenza in crescita e pari al 61,9% delle masse totali (+0,2pp t/t) mentre gli strumenti finanziari amministrati rappresentano il 24,4% del portafoglio (+0,1pp) e valgono 238 miliardi di euro. Il maggior peso della componente finanziaria e assicurativa/previdenziale si accompagna alla minore incidenza della liquidità ora pari al 13,7% (-0,3pp t/t) con una valorizzazione di 134 miliardi (+1,8% t/t). Continua il processo di crescita della quota del portafoglio coperta dal servizio di consulenza con fee specifica con un aumento del 5,4% su base trimestrale e asset per 149 miliardi di euro, pari al 15,2% del patrimonio totale (+0,2pp t/t). “Il risparmio è una delle grandi energie del nostro Paese. Le Reti valorizzano le attività finanziarie delle famiglie e aiutano a trasformarle anche in valore collettivo, orientandole verso obiettivi che generano stabilità e sviluppo; in questa funzione si riconosce il contributo del sistema-Reti al Paese” dichiara Massimo Doris, Presidente dell’Associazione.
Risparmio gestito
Il valore degli Oicr, sottoscritti direttamente, sale a 272 miliardi di euro con un aumento del 5,1% rispetto a fine giugno, per 3,3pp attribuibile all’effetto mercato, e un’incidenza complessiva sul portafoglio che si attesta al 27,8% (+0.3pp t/t). I fondi azionari rappresentano il 10,2% del patrimonio (+0,1pp t/t) con 100 miliardi di euro; aumenta anche l’incidenza degli obbligazionari con una quota dell’8,8% (+0,2pp t/t) e una valorizzazione di circa 86 miliardi, mentre i fondi flessibili, che valgono poco più di 43 miliardi, si mantengono stabili al 4,4%. Il comparto assicurativo/previdenziale rappresenta il 24% del portafoglio, con 235 miliardi di euro (+3,1% t/t) mentre la valorizzazione delle gestioni individuali aumenta del 3,9% t/t e si attesta a 99 miliardi di euro, con un peso in portafoglio che si conferma al 10,1%. Il contributo complessivo delle Reti al patrimonio investito in Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta quindi sui 500 miliardi di euro, con un’incidenza sul patrimonio di sistema (1.312 miliardi di euro – dato provvisorio) pari al 38,1%; a fine giugno era pari al 37,2%.
Risparmio amministrato
Nell’ambito degli strumenti finanziari amministrati, i titoli azionari segnano una crescita del 7,1% t/t, dettata sostanzialmente dalle performance dei mercati finanziari, con una valorizzazione che sale a quasi 72 miliardi e rappresenta il 7.3% del portafoglio (+0,2pp). Si conferma, anche in termini patrimoniali, il crescente gradimento nei confronti degli exchange traded product, e nello specifico degli Etf, con masse complessive in crescita dell’11% t/t e pari, con 22 miliardi di euro, al 2,3% del patrimonio (+0,2pp). Più contenuto l’aumento dei titoli di Stato (+0,9% t/t) e delle obbligazioni corporate (+1,2% t/t) che nel loro insieme valgono il 12% del portafoglio (-0,4pp t/t) con 118 miliardi di euro.