Intesa Sanpaolo e Unicredit, cosa hanno rivelato le trimestrali

Intesa Sanpaolo e Unicredit, conti record

Intesa Sanpaolo e Unicredit si lasciano alle spalle la crisi mettendo a segno il miglior risultato dei primi tre mesi dell’anno dal 2008 a oggi: l’istituto guidato da Carlo Messina ha registrato un utile netto trimestrale di 1,25 miliardi di euro, mentre il Common Equity Tier 1 è salito al 13,4%, la banca guidata da Jean-Pierre Mustier, invece, ha registrato un utile netto di 1,1 miliardi di euro e un CeT 1 pari al 13,06%.

Sui dividendi Unicredit più prudente di Intesa Sanpaolo

Risultati in entrambi i casi migliori delle attese di consenso degli analisti, che si dovrebbero riverberare anche nella politica dei dividendi. Se Intesa Sanpaolo ha già fissato all’85% il payout per il 2018, Unicredit resta più prudente pur avendolo alzato dal 20% dello scorso anno al 30% e non escludendo di poter arrivare al 50% dopo il 2019 se il CeT1 si manterrà pari almeno al 12,5%.

Unicredit punta a ridurre ancora Npl

Per il prossimo futuro Jean-Pierre Mustier resta concentrato sull’obiettivo di ridurre ulteriormente sofferenze e inadempienze improbabili, attualmente pari rispettivamente a 25,2 miliardi di euro (con una copertura del 73%) e da 18,3 miliardi (copertura al 44,1%), ma destinate a calare nel corso dell’anno di altri 4 miliardi di euro complessivi per avvicinarsi alla soglia dei 40 miliardi complessivi (dai 44,6 miliardi di fine trimestre, pari al 9,5% dei crediti totali).

Messina guarda ad asset management e polizze

Carlo Messina, a sua volta pronto a ridurre ulteriormente gli Npl in portafoglio, resta focalizzato sulla ricerca di un’alleanza internazionale nel settore dell’asset management, che consenta alla banca italiana di entrare in una piattaforma all’avanguardia per quanto riguarda le tecnologie e la visione globale dei mercati e potrebbe prevedere anche uno scambio azionario, ma non metterà in discussione il controllo delle attività di asset management (come invece avvenuto in casa Unicredit con la cessione di Pioneer ad Amundi). Oltre all’asset management Messina vuole anche crescere nelle polizze Danni, dopo aver già raggiunto una posizione di leadership nel ramo Vita.

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