Dollaro e correlazioni. Il punto tecnico sul mercato Forex

Se leggete i titoli relativi agli ultimi articoli di aggiornamento quotidiano pubblicati, vi renderete conto di come siano stati incentrati, per la maggior parte, sul dollaro americano. A livello di contenuti abbiamo ragionato sul ruolo che il biglietto verde sta ricoprendo all’interno di questa fase storica e delle correlazioni intramarket che, da più di un mese, sono tornate alla ribalta, offrendo la possibilità di ragionare anche su spunti operativi interessanti. Siamo stati prudenti nel valutare la valenza operativa di tali correlazioni in quanto esse hanno cominciato a presentarsi in alcune situazioni di mercato, senza perdurare in maniera stabile nel tempo, il che ci ha portato sì a riflettere sull’esistenza o meno di movimenti all’unisono da parte del dollaro americano, senza però considerare nessun tipo di operatività a meno che essa fosse supportata anche da quadri tecnici precisi e valevoli. Quando per esempio, il dollaro americano partiva a rialzo contro l’euro, la sterlina e lo yen, ma non era ancora stato acquistato contro il dollaro australiano, tale sfasamento non risultava sufficiente per farci valutare delle vendite di AudUsd (ossia acquisti di dollaro americano contro il dollaro australiano) a meno che, come accennato, non si ritrovassero dei chiari setup ribassisti sul cambio che si trovava “in ritardo” rispetto agli altri. Attualmente ci troviamo di fronte ad una situazione molto simile, dal punto di vista di analisi e valutativo dell’operatività, con correlazioni che risultano più forti e che possono essere sfruttate per cogliere ritardi di movimento di un cambio rispetto all’altro, per il momento continuando a valutare se i diversi setup tecnici dovessero supportare l’eventuale direzionalità di breve periodo, pur di fronte a configurazioni non incredibilmente precise. Abbiamo parlato più volte di come la fase ribassista del dollaro americano potesse rappresentare una fase di correzione dopo le salite importanti cui abbiamo assistito e ieri il greenback è ripartito, come da attese, a rialzo, rispettando i supporti che si distribuivano sopra area 11,500 sul DJ FXCM Dollar Index, dovremo prestare estrema attenzione questa sera sulle minute del FOMC, le reazioni potrebbero interessare il dollaro a livello globale (non ci aspettiamo nessuna sorpresa significativa da parte della Yellen e compagni, ma nono possiamo escludere a pripri degli aumenti di volatilità – sia a rialzo che a ribasso, con i rialzi più probabili vedendo i flussi di capitale degli ultimi giorni, che devono essere per lo meno seguiti). Attenzione anche alle ore 10.30, quando verranno rilasciate le minute della BoE, un evento che potrebbe condurre, come commentato nel corso dei giorni passati, a movimenti isolati sul pound per poi andare a riallinearsi con il biglietto verde ed i suoi movimenti di breve.

Eur/Usd Il mercato è già partito con delle rotture ribassiste dopo la congestione formatasi su un time frame orario nei pressi della media a 21, confermandoci come le prime ore della mattina siano tornate ade ssere le più importanti sul fronte valutario, soprattutto per quanto riguarda le valute europee. La divergenza ribassista a 4 ore può essere considerata terminata anche se le quotazioni potrebbero avere spazio di movimento fino all’area di supporto che passa introno a 1.1030, livello che potrebbe essere raggiunto in caso di approfondimento sotto gli ultimi minimi passanti a 1.1065. Nel momento in cui i prezzi dovessero ripiegare sopra area 1.1135 potrebbe essere possibile, per i più aggressivi, ragionare su ripartenze verso 1.12 figura, ripartenze più probabili nel momento in cui si dovessero superare le aree passanti per 1.1165.

Usd/Jpy I setup studiati a 15 minuti, di fronte a quella che risultava una situazione tecnica abbastanza confusa su time frame più alti, hanno portato a buoni risultati ed allo scioglimento della situazione di confusione, con i prezzi che, dopo aver raggiunto area 121 figura stanno tentando delle correzioni in anticipo di una potenziale divergenza ribassista che potrebbe formarsi su time frame orari. Seguiamo con attenzione la possibilità che le quotazioni possano muoversi verso i supporti statici e dinamici orari, passanti tra 120.50 e 120.75, dove potrebbe essere possibile valutare eventuali acquisti di dollaro per ritorni verso i massimi (con 120 ¾ come primo livello di target in caso di visita anche di area 120 ½) che, se raggiunti, potrebbero portarci a valutare la tenuta di una parte della posizione per tentativi di estensione verso area 121.45, area raggiungibile anche in caso di superamento diretto di zona 121.20 (rottura valutabile nel momento in cui i dollari dovessero essere acquistati contro tutto, altrimenti i percentili di volatilità al 3% non avrebbero suggerito tale tipologia di operatività). Nel momento in cui i prezzi dovessero portarsi sotto area 120.35, il mercato potrebbe tentare delle accelerazioni verso 120.10 e figura.

Gbp/Usd Sterlina contro la quale sono stati acquistati dollari in maniera pesante ieri, con l’area che si distribuisce tra 1.5445 e 1.5475 che potrebbe essere raggiunta dalle quotazioni che, in caso di superamento ribassista di area 1.5435 potrebbe tentare di estendere verso 1.5400 e 1.5385. Attenzione a potenziali ripartenze oltre area 1.55 ¼, potrebbero lasciare spazio a tentativi di accelerazione verso 1.55 ¾.

Aud/Usd Dollaro australiano che sta seguendo molto bene i movimenti del biglietto verde e che ier è andato a riallinearsi con i movimenti degli altri componenti del dollar index fornendo ottimi spunti operativi, che potrebbero riproporsi durante la mattinata e giornata di oggi, in caso di superamento a ribasso dell’area di supporto passante sotto 0.7900, con 0.7890 livello oltre il quale potremmo assistere a tentativi di accelerazione verso 0.7860 dove, se eventualmente ci arriveremo, potremmo valutare di mantenere una parte di posizione per estensioni potenziali verso 0.7830. In caso di ripartenza oltre area 0.7135 potrebbe essere il caso di valutare tentativi di ripartenza che non vediamo oltre 0.7950.

a cura di Matteo Paganini, analista di Fxcm

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!