Tasi, chi sbaglia non paga (di più)

EVENTUALI ERRORI – Chi sbaglia, non paga. Ovvero, eventuali calcoli errati o ritardi nel pagamento della prima rata della Tasi 2014 non comporteranno sanzioni né Interessi a carico del contribuente. L'eccezione alla regola è garantita dall'articolo 10 dello Statuto dei diritti del contribuente, che esclude il cittadino da eventuali provvedimenti sanzionatori, qualora le violazioni commesse da quest’ultimo siano determinate da omissioni o errori della pubblica amministrazione o da condizioni di obiettiva incertezza circa il campo di applicazione di una specifica norma tributaria.Lo ha riconosciuto il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, che ne ha avallato la possibile applicazione in occasione delle risposte al Question Time alla Camera.

SCADENZA – La scadenza, già rinviata con un emendamento inserito nel Dl Irpef, è fissata per oggi, lunedì 16 giugno, e coinvolge meno di 2.200 città, chiamate a versare la prima rata della Tasi, pari al 50% dell'imposta dovuta sulla base delle aliquote stabilite dal Comune con le delibere pubblicate sul sito Internet delle Finanze entro il 31 maggio scorso.

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