Mutui, scende il tasso medio richiesto dalle banche

SCENDONO I TASSI SUI MUTUI – I tassi sui mutui concessi dalle banche italiane sono scesi al 3,44% a febbraio dal 3,5% di gennaio. È quanto è emerso dal rapporto mensile dell'Abi diffuso nelle ultime ore. Si tratta del valore minimo dal settembre 2011. La tendenza, secondo Il Sole 24 Ore, sembra quella di concedere uno scarto appetibile tra il tasso a cui la banca prende in prestito i suoi soldi e quello al quale invece li concede a famiglie e imprese (il cosiddetto spread), ma solo per quelle situazioni in cui il prestito copre una parte più modesta del valore dell'immobile (per esempio, il 60% invece del 70 o dell'80%). UniCredit (che ha annunciato di voler portare le erogazioni totali a 4,5 miliardi nel 2014 dagli 1,8 del 2013) ha lanciato un prodotto con spread al 2,5% per loan-to-value (appunto, il rapporto tra prestito e valore dell'immobile) non superiore al 60%. Promette ancor di più Credem, che fino al 30 aprile fissa uno spread promozionale al 2,10%, ma solo se il prestito non supera il 50% del valore della casa.

IL VARIABILE È IL TASSO PREFERITO – Anche secondo gli ultimi dati dell'Agenzia delle Entrate il tasso medio di finanziamento è diminuito nel 2013 di circa 0,3 punti percentuali, scendendo sotto il 4%. "In linea con la diminuzione dei tassi, la rata mensile iniziale ha subito nel 2013 un decremento di circa il -5,2% rispetto al 2012, con una media nazionale pari a 682 euro". La stragrande maggioranza (circa l'80%) dei nuovi mutui è a tasso variabile, visto il basso livello dei tassi atteso per un lungo periodo di tempo. Mutui che comunque sono scesi ulteriormente anche nel 2013, del 7,7% in numero e del 10,6% in valore, sempre secondo l'Agenzia delle Entrate.

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